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Cultura - SocietàStefania Castella

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23 Giugno 2025
Sicurezza nei cantieri: BauWatch presenta i risultati del Crime Report 2025
di Stefania Castella



Sondaggio su 3.900 aziende europee del settore edile - 500 delle quali italiane

 

Il 56% delle imprese italiane ha subito furti, il 45% atti vandalici.

E in risposta ad una criminalità sempre più sofisticata e “professionale” (73%)

cresce la pianificazione preventiva della sicurezza (66%)

 

Furti di rame soprattutto al Nord e nel settore immobiliare commerciale (57%).

Energia, Rinnovabili, Edilizia Commerciale i settori più colpiti.

In Europa danni per 1 miliardo e mezzo di euro nell’ultimo anno.

 

I cantieri italiani devono affrontare una seria sfida in materia di sicurezza: il 56% delle imprese ha subito furti, il 45% atti di vandalismo e il 57% afferma che questi incidenti compromettono direttamente la salute e la sicurezza. Gli autori di questi reati sono raramente opportunisti: il 73% delle aziende, infatti, li descrive come professionisti e la metà ritiene che la criminalità stia diventando più sofisticata, citando operazioni più coordinate (32%), reti organizzate (24%), tattiche più furtive (23%) e una più ampia varietà di reati (20%).

 

Sono solo alcuni dei risultati del “Crime Report 2025” basato sul sondaggio condotto da BauWatch - azienda specializzata nel settore della sicurezza e delle soluzioni per la videosorveglianza mobile - su un panel di 500 aziende italiane*. In primo piano la perdita economica media derivante dai furti nel settore edile, che secondo le stime della European Rental Association (ERA), in Europa ammonta a 1,5 miliardi di euro l’anno. La maggior parte delle aziende italiane che subiscono la più alta percentuale di furti si concentra nelle regioni del Nord-Est (21%) e del Nord-Ovest (22%). Anche il vandalismo ha una forte incidenza nello scenario della criminalità nei cantieri, colpendo il 18% delle aziende nel Nord-Est e il 21% nel Nord-Ovest.

 

Furti di rame soprattutto al Nord e nel settore immobiliare commerciale

Più della metà degli intervistati, sia nelle aziende del Nord-Est che in quelle del Nord-Ovest, dichiara di aver registrato furti di rame. Inoltre, le regioni del Nord Italia sono quelle che hanno la percezione più elevata che la criminalità nei cantieri edili sia aumentata nell'ultimo anno: il 16% degli intervistati del Nord-Est e il 13% dei panelisti del Nord-Ovest ne sono convinti. A condividere la stessa opinione sono il 14% delle imprese di costruzioni commerciali, l'11% delle imprese energetiche e il 10% delle imprese di costruzione e ristrutturazione di abitazioni. Da segnalare anche il fatto che i furti di rame pesano in modo particolare sulle aziende che operano nel settore immobiliare commerciale (57%), nell'edilizia residenziale e ristrutturazioni (51%), nell'edilizia commerciale (50%) e nell'energia (44%).

 

Energia, Rinnovabili, edilizia residenziale fra i settori più colpiti

Fra i settori più colpiti dai furti nel 2024 figurano il settore immobiliare (73%) e quello delle imprese di costruzione e ristrutturazione (66%), seguiti dal comparto delle costruzioni commerciali (59%). Infine, il 54% degli intervistati del settore dell'energia e delle energie da fonti rinnovabili dichiara di aver subito almeno un furto all'anno.

“Oggi gli appaltatori puntano in modo sempre più deciso sulla sicurezza preventiva (66%). In questo contesto, l'Italia è anche uno dei mercati più lungimiranti d'Europa: il 66,4% delle imprese edili desidera che i costi per la sicurezza siano già inclusi nella fase di definizione del budget e della gara d'appalto, con il 51% degli intervistati che considera la sicurezza dei cantieri una priorità assoluta”, spiega Laura Casparrini, Managing Director di BauWatch Italia. E aggiunge: “Il compito che ci attende è quello di trasformare questa intenzione strategica in una protezione altrettanto progressista e basata sulla tecnologia sul campo”.

 

Criminalità in aumento e sicurezza sottovalutata

Alcuni fattori differenzianti caratterizzano il settore italiano della sicurezza nei cantieri:

 

il 44% delle aziende italiane ritiene che la criminalità nei cantieri sia in aumento la sicurezza è ancora sottovalutata: nonostante gli incidenti rimangano frequenti, 1 intervistato su 2 ammette che la sicurezza “non è una priorità” perché il rischio è sottovalutato, e il 47% continua ad affidarsi principalmente alle recinzioni perimetrali.

i ritardi e i costi aggiuntivi incidono pesantemente: la criminalità ha causato ritardi nel 38% dei progetti: il 33% ha subito ritardi fino a quattro settimane, mentre il 19% ha perso più di un mese. Un ulteriore 22% afferma che gli incidenti hanno causato un superamento del budget previsto.

 I furti riguardano oggetti di piccole dimensioni o di valore: gli oggetti più comunemente rubati sono piccoli utensili (49%), rame (49%) e cavi (35%).

 

Misure di sicurezza e Best Practice

In risposta a queste tendenze, le imprese di costruzione italiane sono incoraggiate a:

 

Integrare la sicurezza nel progetto: rendere la valutazione dei rischi e i requisiti di protezione parte integrante delle prime fasi di pianificazione, non un ripensamento a posteriori.

Passare da difese statiche a difese intelligenti: potenziare le barriere e le guardie di base con soluzioni tecnologiche basate su analisi video alimentate dall'intelligenza artificiale, telecamere all’avanguardia  e monitoraggio remoto 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Creare una forza lavoro vigile: fornire una formazione regolare affinché il personale del cantiere sia in grado di riconoscere comportamenti sospetti, conosca i protocolli di escalation e comprenda il proprio ruolo nella salvaguardia dei beni.

Implementare una sicurezza strategica degli oggetti e investire in soluzioni di sicurezza moderne in grado di far fronte al panorama dinamico delle minacce.

 

Verso un nuovo paradigma per la sicurezza con torri mobili e AI

Anche i lavoratori più diligenti non possono proteggere un cantiere 24 ore su 24, specialmente dopo l'orario di lavoro, quando non c'è nessuno in giro. È qui che la tecnologia diventa essenziale, garantendo che la sicurezza non si interrompa al termine della giornata lavorativa. Le torri di videosorveglianza mobili forniscono un monitoraggio 24 ore su 24, 7 giorni su 7, rilevando le minacce in tempo reale e scoraggiando gli intrusi prima che causino danni. Grazie al rilevamento del movimento e allo screening basato sull'intelligenza artificiale e all’attivazione dello speaker, queste soluzioni supportano i team della committenza mantenendo una supervisione costante, anche quando il cantiere è vuoto.

 

Note per le redazioni:

“Crime Report 2025” si basa sui risultati del sondaggio condotto da BauWatch su un panel di 3.900 aziende europee del settore edile, 500 delle quali italiane, dal 25 marzo al 3 aprile 2025. Oltre al nostro Paese, l’indagine ha coinvolto anche Spagna, UK, Paesi Bassi, Polonia, Francia, Germania, Irlanda, Belgio e Austria.

A proposito di BauWatch 

BauWatch è leader di mercato in Europa nel settore delle tecnologie di sicurezza (SecTech). Attualmente, le sue soluzioni e i suoi servizi di sicurezza innovativi per cantieri edili, parchi energetici, siti di infrastrutture critiche, proprietà sfitte e tutti gli altri oggetti che necessitano di protezione sono forniti in 10 Paesi. Con oltre 15 anni di esperienza e più di 40.000 progetti, l'azienda olandese fornisce soluzioni di sicurezza complete per scoraggiare, individuare e risolvere qualsiasi problema di criminalità in cantiere. Utilizzando tecnologie e sistemi avanzati basati sull'intelligenza artificiale nella videosorveglianza, BauWatch offre ai suoi clienti un'ampia gamma di servizi di sicurezza. Con una vasta flotta di oltre 10.500 torri di videosorveglianza, un centro di controllo completamente certificato e squadre interne dedicate, l'azienda garantisce una protezione completa dei beni 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito www.bauwatch.com

 








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