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06 Ottobre 2025
10 ottobre 1975: Nasceva con Edoardo Raspelli la critica gastronomica in Italia
di Stefania Castella


10 ottobre 1975: Nasceva con Edoardo Raspelli la critica gastronomica in Italia

Il 10 ottobre 1975 su ordine di Cesare Lanza usciva la Pagina dei Ristoranti

 

Sul Corriere d’Informazione, edizione del pomeriggio del Corriere della Sera- Il 13 febbraio 1976 il primo ”Faccino Nero ”per il ristorante peggiore della settimana- Querele (tutte vinte), una corona da morto sotto casa e Francis Turatello che voleva farlo fuori

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Uno dei vice capo cronisti attraversò tutto il salone al secondo piano di via Solferino 28 e gli disse “ Raspelli, c’è un padulo. Non sai che cosa è il padulo? Un uccello che vola nel c… Vai dal direttore, ti vuole parlare”.

“Non ricordo se era Mario Perazzi, cognato di Oriana Fallaci, o Franco Damerini, papà di Leo per anni colonna della comunicazione di Mediaset- racconta Edoardo Raspelli- ma so che bussai tremante alla porta a vetri dell’ufficio di Cesare Lanza. Chiarissime le parole, gli ordini del direttore del CORINF: da oggi, oltre alla cronaca nera, vai al ristorante, mangi, paghi ( che poi ti rimborsiamo noi) e ne scrivi, però voglio anche i ristoranti cattivi”.

 

L’altro giornale milanese del pomeriggio, La Notte, era diretto dal grande Nino Nutrizio che aveva inventato la seguitissima pagina quotidiana con i voti, le pagelle, dei film. Il Corriere d’Informazione con un obbediente Raspelli, il 10 ottobre del 1975 cominciò a dare i voti ai ristoranti con una pagina che da settimanale divenne quasi quotidiana e che fece raddoppiare le vendite.

Un voto all’ambiente ( da 1 a 3 forchettine), un voto per la cucina (da 1 a 3 stellette) più un faccino sorridente per il locale particolarmente tranquillo, bello, invitante.

 

Fino ad allora Raspelli si era occupato di cronaca nera in quei terribili Anni di Piombo: l’omicidio di Simonetta Ferrero all’Università Cattolica proprio nel suo primo giorno di lavoro, il 26 luglio del 1971 (Raspelli aveva appena compiuto 22 anni), l’assassinio del commissario Luigi Calabresi il 17 maggio del 1972, i tragici rapimenti di Cristina Mazzotti e di Carlo Saronio, l’assassinio di Sergio Ramelli (proprio davanti a casa di Raspelli, nella stessa via Amadeo dove abitava lo studente) o di Fausto ed Iaio al Casoretto…

 

Si era messo in luce ”gastronomica” però, confrontando ogni edizione della Guida Michelin pubblicando anche i ristoranti bocciati che la “sguida”, allora, si guardava bene dall’indicare.

 

Primo in Italia e terzo al mondo (non lo si sapeva ma in Francia, due giornalisti, Henry Gault e Christian Millau, davano voti anche negativi) Edoardo Raspelli aveva creato la critica gastronomica.

Prima di loro, agli inizi del 1900, il tedesco Hans Barth aveva scritto (con la prefazione di Gabriele D’Annunzio) solo di buoni locali nel suo Osterie d’Italia, Luigi Veronelli usciva con la Guida all’Italia Piacevole (e solo quella)…

 

Pochi mesi dopo, il 13 febbraio 1976, ecco apparire il Faccino Nero dedicato da Edoardo Raspelli al peggior ristorante della settimana.

 

Da qui querele (tutte vinte), telefonate anonime, minacce, una corona da morto sotto casa e perfino la condanna a morte che gli aveva decretato un singolare “ristoratore” cui Edoardo Raspelli aveva riservato l’ennesimo suo ”Faccino Nero”, il ristorante

La Vecchia Milano, sulla cerchia dei Navigli, il cui patron era il boss della malavita Francis Turatello…

Man mano, poi, Edoardo Raspelli, oltre che nel peso si è allargato nel lavoro e nella notorietà: dal CORINF e dal Corriere della Sera ai ristoranti sul Gambero Rosso, autore e poi anche curatore della Guida ai Ristoranti dell’Espresso, centinaia di articoli per La Stampa , Repubblica ed i 12 quotidiani locali collegati in digitale, RAI 1 RAI 2 e RAI 3, Rete 4 e Canale 5, scrivendo la grandezza di un Massimo Spigaroli, enfant prodige a Polesine Parmense e creatore della fama mondiale del Culatello di Zibello, al suo FERRAN ADRIA’: 22 PIATTI DI DELUSIONE al racconto della sua esperienza da cameriere sulla riviera romagnola per la Domenica del Corriere…

 

 

 

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EDOARDO RASPELLI: dal giornalismo di “nera” degli Anni di Piombo

alla critica gastronomica, alla televisione

 

-EDOARDO RASPELLI: le date di una storia di giornalismo critico tra ristoranti ed alberghi

ADOLESCENZA:

1965 gennaio ( a 15 anni, quarta ginnasio) articolo sul Parini Press ( il periodico dei ginnasiali diretto da Francesco Cavalli Sforza): "Folla allo stadio”

 

1968 marzo : (18 anni, 2°anno di liceo classico ) “La Voce del Collegio Rotondi” ) impressioni di una visita alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini.

 

Gennaio 1969 recensione di un libro sullo scrittore calabrese Corrado Alvaro pubblicato dal padrino di Raspelli, l’editore Mario Gastaldi sul suo

”Il Giornale Letterario”.

 

1-7-1969 ( 20 anni ), bis 2° liceo ( al Carducci di Milano): su LIBERTÀ ( il quotidiano di Piacenza, direttore Ernesto Prati ) pezzullo siglato (e.ras.) su gara di volo di aeromodelli .

 

23-9-1969 CORRIERE DELLA SERA, pagina “Tempo dei Giovani”, direttore Giovanni Spadolini , capo redattore Mario Robertazzi : il centro di addestramento della FIT, Federazione Italiana Tennis di Pievepelago ( Modena) sotto "La parola ad un lettore". Accanto all’allievo Raspelli, un certo Adriano Panatta.

 

23-12-1969 CORRIERE DELLA SERA ( primo articolo pagato : 30.000 lire , 7/800 euro nel 2024 ! ) su Le Classi di Neve dell’Università Cattolica di Milano.

 

 

 

CORRIERE D’INFORMAZIONE-LA STAMPA

 

26-7-1971 : Giovanni Spadolini, direttore del Corriere della Sera, futuro presidente del Senato, presidente del Partito Repubblicano, lo assume nella cronaca dell’edizione del pomeriggio, il Corriere d’Informazione, sempre da lui diretto.

 

10 ottobre 1975, nasceva la pagina dei ristoranti del Corriere d' Informazione (edizione pomeridiana del Corriere della Sera, diretto da Cesare Lanza).

 

13 febbraio 1976, sul Corriere d'Informazione apparve il ”Faccino nero” dedicato al ristorante peggiore della settimana

 

24 gennaio 1985 il primo articolo di Edoardo Raspelli su La Stampa ( il quotidiano di Torino allora diretto da Giorgio Fattori), pagine di Franco Pierini.

 

3 aprile 1986 inizio rubrica dei ristoranti su La Stampa ( direttore Gaetano Scardocchia).

 

11 febbraio 1996 Edoardo Raspelli crea su La Stampa (direttore Ezio Mauro) per la prima volta al mondo, la rubrica critica agli alberghi. La prima stroncatura è sul celeberrimo hotel Excelsior di via Veneto, a Roma.

 

EDOARDO RASPELLI: dal giornalismo di “nera” degli Anni di Piombo

alla critica gastronomica, alla televisione

 

Ultimo aggiornamento: 27-9-2025

 

EDOARDO RASPELLI: le date di una storia di giornalismo critico tra ristoranti ed alberghi

 

EDOARDO RASPELLI, il nonno paterno che si chiamava come lui, fu tenente dei Carabinieri Reali. Il papà, Giuseppe, funzionario all’Ospedale Maggiore di Milano, fu segretario nazionale del Sindacato Unico Fascista degli Ospedalieri, poi Segretario nazionale degli ospedalieri CISL con la passione del giornalismo.

Giuseppe Raspelli da ragazzo era stato corrispondente dall’Oltrepò Pavese del quotidiano di Torino La Stampa, da adulto scriveva sul quotidiano La Libertà di Piacenza.

 

Edoardo Raspelli è nato a Milano il 19 giugno 1949; è stato definito" il critico gastronomico più severo d' Italia". Per le sue stroncature è stato querelato più di venti volte da proprietari di ristoranti, albergatori e produttori di vino ma è sempre stato assolto dai tribunali di mezza Italia " per aver svolto correttamente il diritto- dovere di cronaca e di critica". La penultima assoluzione è di giugno 2013 :la Corte d’Appello di Napoli (seguendo la decisione del Tribunale) ha di nuovo assolto Raspelli anche nella causa che gli aveva intentato Giorgio Rosolino (patron della celebre Cantinella di Napoli e zio del campione di nuoto Massimiliano).

L’ultima assoluzione è dell’ottobre 2017: Edoardo Raspelli sul settimanale DI TUTTO aveva parlato di Walter Valerio, ex chef e poi patron del celebre ristorante Benedetto Girelli (di Barghe, BS) e il cuoco lo aveva querelato ma il Tribunale di Milano ha assolto il giornalista. Edoardo Raspelli ha vinto anche in Corte d’Appello.

 

Ha cominciato a scrivere professionalmente in seconda liceo classico, a vent’anni, sul Corriere della Sera diretto da Giovanni Spadolini, nella pagina Tempo dei Giovani diretta da Mario Robertazzi.

Assunto nel 1971 all’edizione pomeridiana del Corriere della Sera (il Corriere d' Informazione), è diventato giornalista professionista nel 1973.

All' inizio si è occupato prevalentemente di cronaca nera, seguendo gli avvenimenti più drammatici degli Anni di Piombo di Milano: accanto a lui, al secondo piano di via Solferino 28, il suo ex compagno di scuola del liceo Parini Walter Tobagi, Vittorio Feltri, Ferruccio De Bortoli, Massimo Donelli, Gigi Moncalvo, Gian Antonio Stella, Paolo Mereghetti, Gianni Mura, Rodolfo Grassi, Francesco Cevasco...

 

Il 26 luglio del 1971, suo primo giorno di lavoro come giornalista praticante al Corriere d’Informazione, alle 7.30 del mattino, viene scaraventato all’Università Cattolica di Milano, per raccontare un delitto: una giovane laureata, Simonetta Ferrero, trovata massacrata con 33 coltellate in un gabinetto di Scienze Politiche di cui era preside Gianfranco Miglio (che sarebbe diventato l’ideologo della Lega di Umberto Bossi).

Un anno dopo, il 17 maggio del 1972, è il primo giornalista ad arrivare in via Cherubini, a Milano, davanti alla casa dove venne ucciso il Commissario di Polizia Luigi Calabresi, padre dell’ex direttore de La Stampa e di Repubblica, Mario Calabresi.

Da allora ha seguito tutti i famigerati ”Anni di Piombo” di Milano, dalla morte su di un traliccio dell’editore Gian Giacomo Feltrinelli, ai rapimenti (Carlo Saronio, Laura Orsi, Mirko Panattoni, Cristina Mazzotti, il piccolo Daniele Alemagna…), all’uccisione del magistrato Emilio Alessandrini e di un caro amico dello stesso Raspelli, il maresciallo di Polizia Sergio Bazzega, da parte del brigatista rosso Walter Alasia.

 

Si è poi specializzato in gastronomia e difesa del consumatore (nella sua famiglia ci furono anche importanti ristoratori ed albergatori: uno zio aveva lavorato all' Excelsior di Roma, al Kulm ed al Souvretta di Saint Moritz, assieme al futuro grande ballerino Rudolf Nureiev; altri suoi parenti erano proprietari dei celebri Rimbalzello e Grand Hôtel Savoy di Gardone Riviera, requisito dal comandante militare nazista, il generale Karll Wolff, per farne il suo quartier generale durante la R.S.I.).

 

 

“Cronista di gastronomia”

 

Il 10-10-1975, su ordine del direttore del Corriere d’Informazione di allora, Cesare Lanza, ideò la pagina dei ristoranti.

Il 7-2-1976 appare la sua firma, la sua fotografia con la rubrica di stroncature diventata celebre, ”il faccino nero”. Obbedendo all’idea di Cesare Lanza, con Edoardo Raspelli in Italia nasceva la critica gastronomica vera.

 

Più che ”critico gastronomico”, lui si sente ”cronista della gastronomia”. Da sempre va nei ristoranti e negli alberghi come “inatteso cliente qualunque pagante”.

 

Dal 1978, per i primi quattro anni, è stato tra i fondatori ed i responsabili, con Henry Gault, Christian Millau e lo stragista Federico Umberto D’Amato, della Guida d' Italia pubblicata dall' Espresso.

Dal 16 dicembre 1986 è stato il primo responsabile della pagina dei ristoranti del GAMBERO ROSSO, allora supplemento del quotidiano comunista Il Manifesto fondato da Stefano Bonilli.

 

Dall’edizione 1996 fino all’ edizione 2001 è stato curatore e supervisore della GUIDA DEI RISTORANTI D' ITALIA DELL' ESPRESSO, firmando anche la rubrica " IL GOLOSO" del settimanale.

 

Il 24 gennaio 1985 comincia a scrivere nel supplemento TuttoDove del quotidiano di Torino La Stampa (caporedattore Franco Pierini): un ampio articolo dedicato a tutti i ristoranti migliori della Valtellina.

Il 3-4-1986 nasce la pagina settimanale di recensioni sul quotidiano di Torino La Stampa: all’inizio solo con un grosso pezzo dedicato ad un ristorante (meglio: ”ad un posto dove si mangia”, anche trattoria, agriturismo,..) e ai prodotti alimentari.

 

Dieci anni dopo, l’11 febbraio 1996 su La Stampa Edoardo Raspelli inventava la vera "critica " agli alberghi con una stroncatura al mitico Excelsior di Roma.

Poi soppressa per il ridimensionamento delle foliazione, quella del quotidiano La Stampa è stata ed è la prima ed unica rubrica critica sugli alberghi di tutto il giornalismo italiano (e mondiale), cartaceo televisivo radiofonico ed web che sia.

 

Per un paio di anni ha avuto tutte le domeniche una rubrica su IL PIACERE DELLA LETTURA ,il settimanale collegato a QN, ideato da Bruno Vespa ed Andrea Cangini e curato da Pierpaolo Ciuffi e dalla redazione cultura e spettacoli.

QN, il Quotidiano Nazionale, è la parte comune oggi a 3 quotidiani: Il Giorno (secondo giornale della Lombardia ed in alcune zone addirittura il primo), Il Resto del Carlino (il giornale di Bologna, leader in Emilia Romagna e Marche), La Nazione (quotidiano di Firenze ,il più diffuso in Toscana ed Umbria): QN è il primo o secondo quotidiano di carta più diffuso nelle edicole, tradizionali e non, d’Italia.

 

La sua firma è apparsa anche regolarmente sui periodici IN FAMIGLIA , ADESSO, TuttoSettimanale, ORA e sul mensile MELAVERDE MAGAZINE di cui scriveva l’editoriale.

 

 

Edoardo Raspelli è stato il giornalista più letto sulla carta stampata in Italia.

 

Ai primi di luglio 2019, su iniziativa di Stefano Piavani (editore a Romano di Lombardia, BG), è nato il mensile online digitale gratuito RASPELLIMAGAZINE da cui si è dimesso il 12 novembre 2024.

 

Dal 4-5-2021 fino al 29-2-2024 i suoi pezzi (già passati da La Stampa cartacea a La Stampa digitale) sono apparsi on line sul portale ilgusto.it e sui tredici quotidiani del Gruppo GEDI collegati:

 

La Stampa

La Repubblica

Il Secolo XIX

Huffington Post

 

e nove quotidiani locali:

 

La Sentinella del Canavese (Ivrea, Torino)

La Provincia Pavese

Gazzetta di Mantova

Il Mattino di Padova

Tribuna di Treviso

Nuova di Venezia e Mestre

Corriere delle Alpi (Belluno)

Messaggero Veneto (Udine)

Il Piccolo (Trieste)

 

 

AL CINEMA ED IN TEATRO:ATTORE

E…”CANTANTE”

 

 

Tra le sue iniziative, la più singolare fu nel 1985 quando riuscì a farsi assumere in incognito, come cameriere, in un albergo della Riviera Romagnola, l’hotel ABC di Rivazzurra di Rimini, esperienza che raccontò sul settimanale La Domenica del Corriere, diretta da Pier Luigi Magnaschi, oggi editore e direttore del quotidiano ITALIA OGGI.

 

Interpretando, appunto, un cameriere, ha partecipato al film di Piero Chiambretti "Ogni lasciato è perso" (prodotto da Rita Rusic).

 

Era sacerdote di oratorio nel film” Febbre all’ italiana ”di Ettore Pasculli (con Lele Dinero, Nadia Bengala, Ksenia Zaynak…).

 

Accanto al protagonista Riccardo Sardonè e a Susanna Messaggio ha interpretato l’ enologo Eliprando nel film di Ettore Pasculli ”Asfalto Rosso” dedicato a stigmatizzare il problema del bere eccessivo e della guida irresponsabile (magari legata anche al mondo delle corse clandestine).

Il film, promosso dalla Bayer con il patrocinio della Regione Lombardia, è stato girato in gran parte nelle vigne e nella cantina della Comunità di San Patrignano a Coriano (Rimini). E’ stato proiettato nel settembre 2012 alla Mostra del Cinema di Venezia.

 

Ha partecipato ad alcuni dei 20 episodi di Crodino Crazy Factory, una sit com legata al celebre Gorilla del Crodino, creato da Erminio Perocco. Nelle vesti del papà della sposa ha recitato accanto a Victoria Cabello e Vittoria Belvedere. La Campari ha avuto come produttore Gianfranco De Rosa.

 

Ha fatto da conduttore e voce recitante nel film “La mia Terra, la mia Gente” ideato prodotto e realizzato dal ”panettiere naturalista di Branzi (BG)” Baldovino Midali. In un cammeo era presente anche la fotomodella attrice ed ”amica degli animali” Maura Anastasìa. Il film è stato anche distribuito in edicola con il quotidiano L’Eco di Bergamo.

 

Ha interpretato sé stesso nel film “Superchef”, prodotto dalla Cooperativa Sociale Insieme di Melzo e che ha partecipato al Festival del Cinema Nuovo 2014 di Gorgonzola riservato ad attori con problemi di handicap.

 

E’ stato il co-protagonista del film di “Riso Amore e Fantasia”; il film ha avuto come regista Ettore Pasculli (che è stato anche autore del soggetto ) .

Con Edoardo Raspelli c’erano tra gli altri Sarah Maestri, Fabio Vasco, Antonella Ponziani, Brenda Lodigiani, Mario Mascitelli, Alejandra Gutierrez, Mino Manni, Chiara Oleotti, Carmen De Venere, Gianni Fantoni, Max Pisu, Giovanni Mencarelli "dj Mitch”, Alberto Cortesi, l’ex vincitore del Grande Fratello 10 Mauro Marin, Antonella Bulgari, il piccolo Jacopo Gervasoni e la sua mamma, l "Amica degli Animali” Maura Anastasia ...

 

Interpretando un novello Re Sole, Edoardo Raspelli ha seguito il produttore di Cinecittà Gianfranco De Rosa anche nella realizzazione, sempre in veste di attore, di un filmato promosso dalla azienda Madama Oliva e realizzato nello storico e fiabesco castello di Lunghezza (Roma).

Al suo fianco, tra gli altri, Maura Anastasia con il piccolo Jacopo Gervasoni, Lele Dinero, Eugenia Monasterio…Passato su tutte le reti di Mediaset, il filmato in dieci giorni ha avuto 50 milioni di visualizzazioni.

 

Ha partecipato , interpretando il ruolo di un enologo, tra le vigne della Romagna , al corto “Spremuta di most(r)o” ideato da Daniel Mercatali, al fianco, tra l’altro di Eleonora Mendicino, Maura Anastasia, Beatrice Maestrini, Eraldo Turra ( dei “Gemelli Ruggeri”).

 

Per Nicola Palmese ha partecipato, con Maura Anastasia, a due film di impegno sociale: “Bullying giovani ragazzi” sul bullismo (interpretando il preside di una scuola) ed "Abyss Drug, gli effetti devastanti della droga” (in veste di prete).

 

Edoardo Raspelli ha ideato e depositato lo slogan delle 3T:Terra Territorio e Tradizione.

 

 

 

 

“CANTANTE”

 

 

Il 22 novembre 2012 ha debuttato come “cantante per gioco” al Teatro di Milano (coproduzione con il Nuovo Teatro San Babila). In ”MILANO Jazz & Cabaret”, presentato da Ksenia Zaynak, ha cantato in italiano e dialetto milanese Jannacci, Gaber, I Gufi. Al suo fianco una band con Felice Reggio, Max Giusio, Giorgio Allara, Dorino Archimede. Le canzoni si sono alternate al cabaret di Walter Di Gemma e Duilio Martina sotto lo sguardo del presidente del Teatro, Carlo Pesta, e del direttore artistico, Marco Daverio.

 

Nel dicembre del 2015 ha cantato per beneficenza al Teatro Politeama di Manerbio (Brescia) con la Banda Faber, duettando anche con Leonardo Manera davanti a 700 persone.

 

Ha cantato anche al Salone Internazionale del Libro di Torino che nel 2017, per la sua edizione numero 30, ha avuto anche un importante angolo musicale.

 

Si è esibito nel karaoke in vari locali pubblici anche con la cantante savonese Deborah Ballesio (assassinata nel luglio 2019 dall’ex marito mentre cantava a karaoke nel bagno/bar/ristorante Aquario di Savona).

 

A fine agosto 2019, su iniziativa di Salvatore Ranieri ”il cantante della solidarietà”, dopo aver ricevuto un premio alla carriera poco prima del concerto inaugurale dei Nomadi, si è esibito alla Sagra della Patata di Montecrestese(Verbania) nel suo consueto repertorio ”da appassionato cantante dilettante” : le sue canzoni preferite sono quelle cantate da Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè, Enzo Jannacci, Peppino di Capri, Herbert Pagani, I Gufi…

 

Nel suo attuale programma televisivo L’ITALIA CHE MI PIACE…IN VIAGGIO CON RASPELLI ne canta la sigla finale, scritta dal produttore e celebre paroliere Fabrizio Berlincioni, con lo chef Gianfranco Vissani.

 

 

OGNI SETTIMANA 10 MILIONI DI LETTORI

gli articoli, i libri

 

Le sue critiche e segnalazioni sui ristoranti fino alla primavera del 2021 apparivano solo sul quotidiano torinese cartaceo e poi digitale La Stampa.

Poi sono approdate (fino a fine febbraio 2024) sul portale www.ilgusto.it di GEDI, Gruppo EDItoriale collegato anche con:

 

La Stampa

La Repubblica

Il Secolo XIX

Huffington Post

 

e nove quotidiani locali:

 

La Sentinella del Canavese (Ivrea,Torino)

La Provincia Pavese

Gazzetta di Mantova

Il Mattino di Padova

Tribuna di Treviso

Nuova di Venezia e Mestre

Corriere delle Alpi(Belluno)

Messaggero Veneto(Udine)

Il Piccolo(Trieste)

 

 

Giudice di concorsi di bellezza (dal maschile Il+Bello d’Italia ai femminili Veline, Miss Padania, Miss Grand Prix, Una ragazza per il cinema…), ha ideato la fascia ”Miss Senza Trucco” nell’ambito del concorso curato da Cesare Morgantini, “Miss La Più Bella del Mondo”.

”Il meglio di Raspelli” ( alberghi ristoranti e prodotti ) è stato pubblicato a suo tempo, per qualche anno, anche nel suo ”Angolo” in www.originalitaly.com il cui link si trovava anche su www.panorama.it

 

Per La Stampa ha pubblicato nel 2001 un libro, raccolta dei pezzi apparsi sul quotidiano, dal titolo IL RASPELLI.

 

Arnaldo Mondadori gli ha pubblicato nel novembre 2004 un’altra raccolta dal titolo ITALIAGOLOSA.

 

A settembre 2007 sempre Arnoldo Mondadori ha pubblicato ”L’ITALIA IN TAVOLA- 400 ricette tradizionali elaborate da grandi chef e testate dal palato più severo e goloso d’Italia”.

 

In occasione della pubblicazione dei periodici illustrati “Le Monografie del Gusto” ha fatto da testimonial, su carta manifesti radio e tv per i giornali cui erano abbinati: Quotidiano Nazionale (Giorno-Resto del Carlino- Nazione) e La Stampa.

 

Edoardo Raspelli, ha collaborato per molti anni al best seller L’AGENDA CASA DI SUOR GERMANA, fondata nel 1984 dalla Piemme Editore e poi pubblicata da De Agostini.

 

 

Nell’estate del 2011, per otto settimane, ha condotto Cibo e Parole, gli appuntamenti del Lunedì al Caffè della Versiliana (a Marina di Pietrasanta, Lucca).Otto talk show con centinaia di spettatori legati al mondo della enogastronomia in cui, con la collaborazione di Ksenia Zaynak, ha intervistato, tra gli altri, Romano Battaglia, Beppe Bigazzi, Cesara Buonamici, Lorella Cuccarini, Maria Rita Parsi, Pucci Romano, Ciro Vestita…

 

 

IN TELEVISIONE

 

In TV, ha cominciato nel 1984 come consulente del talk show consumeristico ”Che fai, mangi?” su RAI 2 (con Anna Bartolini e Carla Urban, poi sostituita da Enza Sampò). Curatore Giovanni Minoli.

Ha condotto con Anna Bartolini la trasmissione televisiva " La Buona tavola" su Odeon TV; su RAI 2, con Carla Urban, il programma di educazione alimentare" Star bene a tavola", ideato da Nichi Stefi.

Ha collaborato anche a RAI 3, a “Il Buongiorno di RAI Radio 2” di Leda Zaccagnini, alla rubrica EAT PARADE del TG2 (conduttore Bruno Gambacorta, direttore Clemente Mimun).

Nel 1990-1991 è stato tra i conduttori di Piacere RAI 1 con Simona Marchini, Piero Badaloni, Toto Cutugno e Staffan de Mistura.

Nel 1999 ha partecipato, in prima serata, alla domenica, su RAI 2, al programma FENOMENI con Piero Chiambretti, Aldo Busi, Giampiero Mughini, Victoria Silvested, curatore Carlo Freccero.

 

Dal 20-9-1998, tutte le domeniche alle 12, su Rete 4 è partita la trasmissione Melaverde, ideata da Giacomo Tiraboschi.

Edoardo Raspelli dopo poche puntate, chiamato da Gigi Reggi e Roberto Ebale, ha cominciato a parteciparvi come inviato, (raccontando un grande ristorante da lui scelto in una delle due location della trasmissione, condotta inizialmente da Toni Garrani e Gabriella Carlucci: la sua prima puntata da inviato è stata il 20-12-1998 dal ristorante Pinocchio di Borgomanero, a seguire Pierre di Verres, Giannino di Milano, L’Enoteca Pinchiorri di Firenze…).

Poi Edoardo Raspelli, verso la fine della prima edizione, ha sostituito Garrani ed è diventato conduttore di Melaverde. La prima puntata da conduttore è stata il 2 aprile 1999 dalla cantina Ca’ del Bosco di Erbusco.( Edoardo Raspelli è stato co conduttore prima con Gabriella Carlucci, poi con altre colleghe; da gennaio 2009 con Elisa Bagordo, da settembre 2010 con Ellen Hidding).

MELAVERDE é stato uno dei programmi di maggior successo di Rete 4, con dati assolutamente straordinari. Il programma ha avuto una media, in tutta l’ora e venti di trasmissione, eccezionale per Rete 4: oltre il 14 % di share e più di 2.400.000 spettatori (ma puntate con il 17,14 per cento di share medio e picchi di 2.750.000 spettatori con share al 21,1 %). I contatti sono stati tra i 6 ed i 7 milioni.

Nel target commerciale della prima parte (prima della lunga pausa pubblicitaria), Melaverde il 25 ottobre ed il 1 novembre 2009 ha toccato il 20,01 per cento, eguagliando in pratica gli ascolti di RAI 1.

MELAVERDE è approdata anche in Prima Serata a fine dicembre 2009; un altro Speciale è andato a settembre 2010 (con Ellen Hidding e Benedetta Delogu, di Donnavventura).

 

Dal settembre 2012 Melaverde è andata in onda sempre a mezzogiorno della domenica ma su Canale 5. E’ stato presente anche su Mediaset Extra più volte la settimana.

Melaverde oggi è su Canale 5 ed Edoardo Raspelli ha toccato la puntata 614 prima di essere sostituito.

 

Ogni domenica, MELAVERDE prima visione ha avuto una media di 1,5/2,5 milioni di spettatori in tutta l’ora di trasmissione cui si aggiungono i 600mila/ 1 milione delle repliche, LE STORIE DI MELAVERDE. I”contatti” complessivi sono attorno agli 8 milioni.

MELAVERDE con Edoardo Raspelli ed Ellen Hidding è stato tra i 28 programmi e spot premiati dal MOIGE (il Movimento Italiano Genitori) tra 300 esaminati e raccontati nel libro “Un anno di zapping” scritto da Màrida Caterini.

Edoardo Raspelli ha concluso la sua conduzione a Melaverde nella primavera del 2019.

Anticipate alle 11 della domenica vanno ancora in onda le repliche, Le Storie di Melaverde, con grandI share, toccando anche il 14,7 %.

 

In prima serata su Rete 4, Edoardo Raspelli ha condotto nel 2006 il numero zero del quiz giallo PSYCO (con Remo Girone).

 

A gennaio 2008 il numero zero di ATTENTI AL LUPO, programma di cronaca, ha avuto un ottimo riscontro ed è stato promosso in 4 prime serate che sono andate in onda tra maggio e giugno 2008.

 

Tra agosto e settembre 2003, sempre su Rete 4, è andata in onda una ulteriore trasmissione, sempre condotta da Edoardo Raspelli (con Paola Rota e Marina Della Fonte): ”MELAVERDE 3 T: TERRA TERRITORIO TRADIZIONI, MONTAGNA E ACQUA”, sei puntate monografiche dedicate alle montagne italiane. I risultati sono stati strepitosi: divisa in ”parti” come moltissimi altri programmi anche concorrenti, prima delle interruzioni pubblicitarie, la prima parte di Melaverde 3T ha superato l’astronomico 20-22 % di share.

 

Da domenica 10 ottobre 2021 è tornato in tv con L’ITALIA CHE MI PIACE-IN VIAGGIO CON RASPELLI su Canale Italia, Sky, Canale Europa, AmazonTV, SamsungTV, AlmaTV (recente unione di AliceTv e MarcoPoloTV) di cui si sta registrando la terza edizione.

Produttore ed autore il celebre paroliere Fabrizio Berlincioni (due volte vincitore del Festival di Sanremo).

Una sua nuova canzone è la sigla finale del programma e viene cantata dallo stesso Edoardo Raspelli con il celebre chef Gianfranco Vissani.

In video con Edoardo Raspelli si sono alternate la modella e tennista Anita Fissore ma anche Isabella Saladino, Paola Bonacina, Sara Colonna.

 

A maggio 2013 al MIFF Milano International Film Festival ,nel settore TV, ha vinto il premio quale Miglior Giornalista TV, l’equivalente del mai dimenticato Telegatto.

Nel referendum on line indetto da Alberto Lupini, direttore della rivista ITALIA A TAVOLA, Edoardo Raspelli ha vinto con 11.511 voti il titolo di PERSONAGGIO DELL’ANNO 2014 precedendo, tra gli altri, Joe Bastianich (8.575 preferenze),Patrizio Roversi ( 7.685 voti),Tessa Gelisio( 7.615),Antonella Clerici ( 7.417).

Lo ha vinto di nuovo nel 2022.

 

WHO’S WHO, PALATO ASSICURATO, LA CAUSA MC DONALD’S

CONSULENTE DI MINISTRI

 

Dal 1995 il suo nome appare nel Who's Who in Italy. E’ presente anche in Wikipedia.

E’ tra i “5062 italiani notevoli” nel CATALOGO DEI VIVENTI di Giorgio Dell’Arti e Massimo Parrini.

 

La Reale Mutua Assicurazioni aveva stipulato per lui una polizza unica al mondo: il gusto e l' olfatto di Raspelli erano coperti per 500 mila euro e ne facevano " l' uomo dal palato d' oro".

 

Nominato da Pecoraro Scanio, fino al 2004 è stato riconfermato da Gianni Alemanno consulente del Ministero delle politiche agricole quale componente del Comitato per la tutela e la valorizzazione del patrimonio alimentare italiano.

L’ex ministro delle Politiche agricole del governo Prodi, Paolo De Castro, quando era presidente di Nomisma, lo aveva nominato membro del ristretto Comitato Scientifico di Qualivita, ente per la valorizzazione dei prodotti a Denominazione d’ Origine Protetta e Indicazione Geografica Protetta.

 

ESPOSIZIONE MEDIATICA MONDIALE

 

Per le sue critiche, venne citato in giudizio dalla Mc-Donald’s che chiese un risarcimento ”secondo equità…parametrato sull’investimento pubblicitario in bilancio 2002 : 21,5 milioni di euro”, 25 milioni di dollari, 42 miliardi di vecchie lire. Di questo, hanno molto parlato i giornali italiani ma, soprattutto, quelli del resto del mondo: in difesa di Edoardo Raspelli era sceso innanzi tutto IL TEMPO di Roma con un editoriale in prima pagina di Paolo Massobrio, seguito a ruota da LIBERO ( con cronache di Marco Gatti e commento di Cesare Lanza) e TEMPI. Poi erano arrivate su LA STAMPA le parole di Carlin Petrini, presidente mondiale del movimento dello Slow Food, di Gianni Mura su Repubblica, di Allan Bay su IL DIARIO; a seguire Radio Padania e PADANIA con una pagina intera, LINEA QUOTIDIANO (il giornale di Pino Rauti), TV 7 del Corriere della Sera, Dagospia, la Mescolanza, RADIO RAI con il GR2 e Caterpillar, RAI Televideo, Radio Montecarlo, Bella...

Il TG2 delle 20.30 ha addirittura “aperto” con una copertina fatta da Bruno Gambacorta.

Ancora più grande la rilevanza sui giornali internazionali. In un editoriale dal titolo in italiano, ”LA VITA non DOLCE”, THE WALL STREET JOURNAL ha scritto che <McDonald’s sembra avere perso il proprio autocontrollo se non addirittura la testa>. Altri ampi commenti negativi contro l’impero del fast-food ed a favore del critico gastronomico sulla seconda pagina dell’ Observer; il Guardian ha dedicato alla vicenda una pagina e mezza; il Phildelphia Inquirer ha riservato la prima pagina...

La Reuters ha rilanciato con un reportage la notizia, che è stata ampiamente ripresa: Fortune, CNN ,BBC, New York Times, Time, Sunday Times, Washington Post, Washington Times, Daily Record, National Public Radio(di Chicago, la città di McDò, 20 milioni di ascoltatori),Globo (di Rio de Janeiro),il Times of India, Daily News(del Barein), il Taipei Times, il New Zealand Herald, da Mosca a Pert a Singapore...

 

 

 

CURIOSITA’ SU EDOARDO RASPELLI

 

ANTENATI-Il nonno paterno, Edoardo Raspelli come lui, tenente dei Carabinieri Reali ;un pro-zio paterno “il più alto magistrato dell’ Impero”; un altro, un Bonelli, sei volte capitano reggente di San Marino.

 

IL PAPA’- Giuseppe, dirigente all’ospedale Maggiore di Milano, giornalista pubblicista, segretario nazionale del Sindacato degli ospedalieri (Unico durante il fascismo, poi CISL): camicia nera anche il 26 aprile del 1945 , nascondeva in casa sua, per pietà, una vecchina ebrea, Rachele Bethmann.

 

PAPA’E GLI ODORI-Il padre Giuseppe non poteva sopportare decine di odori e gusti: aglio, cipolla, prezzemolo, basilico, pomodoro, finocchio, olio e burro troppo saporito, chiodi di garofano, cannella... Edoardo Raspelli con la mamma e il fratellino si rifugiavano allora, ogni tanto, nella villa della zia materna, Fania Befana, a Gargnano, sul lago di Garda, che la zia, cuoca provetta, aveva trasformato in piccolo ristorante ed albergo di charme, Villa Fania.

 

ZIA FANIA E ZIO SECONDO-La zia materna, Fania Besana, rimasta vedova di un famoso ricco architetto, aveva trasformato in albergo-ristorante di classe la sua villa di Gargnano, sul lago di Garda; aveva sposato in seconde nozze il suo maitre d’ hotel , Secondo Bozzoni. Da loro, Edoardo Raspelli bambino ha cominciato ad assaggiare mozzarella di bufala, olio extra vergine del Garda, Barolo e Château francesi…

RASPELLI E MAUTHAUSEN- Edoardo Raspelli da bambino era così magro che veniva chiamato Mauthausen, dal nome del famigerato campo di concentramento nazista.

 

IL PRIMO PIATTO NON SI SCORDA MAI 1° - Di estrazione medio-borghese (mamma casalinga, padre funzionario ospedaliero) la domenica Edoardo Raspelli bambino, con genitori e fratellino, negli Anni Sessanta andava ogni tanto in pizzeria, in particolare da Di Gennaro, in via Agnello, a Milano. I piatti della sua infanzia erano pizza alla napoletana e gnocchi ”alla romana” (cioè di semolino).

 

IL PRIMO PIATTO NON SI SCORDA MAI 2° - Il papà Giuseppe di ritorno dal lavoro faceva lunghe passeggiate alla periferia di Milano dove abitavano, tra Città Studi e l’ Ortica: lungo la massicciata della ferrovia, in fondo a via Amadeo, raccoglieva le erbe primaverili, in particolare le vitalbe, che servivano ad insaporire la frittata.

 

IL PRIMO VINO-Antenati di origine friulana (Mortegliano, Colloredo di Monte Albano, in provincia di Udine ) il papà di Edoardo Raspelli, Giuseppe, era modenese, di Guiglia. Fece bere al figlio il primo assaggio di vino: si trattava di Lambrusco amabile allungato con acqua.

 

ORTICA-Edoardo Raspelli da bambino a Milano abitava in via Amadeo, tra Ortica e Città Studi: nelle case popolari di fronte alla sua, estasiato, vide girare il film Rocco e i suoi fratelli, mentre a cento metri, in viale Argonne, le casette degli sfollati della seconda Guerra Mondiale avevano fatto da sfondo al celebre film Miracolo a Milano.

 

I PRIMI AMORI 1° - Manuela, conosciuta quando Edoardo Raspelli frequentava la seconda media al Collegio Villa Palmizi di Bordighera. La sua dichiarazione? Un portapillole colorato dentro un bigliettino d’amore lanciato oltre la recinzione della casa dove abitava la ragazzina, in via Romana. Nessuna risposta.

Manuela, oggi pensionata, è diventata una importante giornalista.

 

I PRIMI AMORI 2° - Orietta, friulana di Codroipo, conosciuta durante un Natale di sci al passo dell’ Aprica, in terza media. La sua dichiarazione? La richiesta di una firma autografo su di un pezzo di giornale, gelosamente conservato ancora oggi . Risultato? Niente.

 

MARE O MONTI- Le prime vacanze di Edoardo Raspelli bambino furono al mare (Miramare di Rimini, Pesaro) e, a settembre, il lago di Garda nel piccolo albergo della zia materna a Gargnano. Poi, con l’età, ha preferito la montagna lombarda: Cevo, Pontagna (frazione di Temù, accanto a Ponte di Legno), Ballabio, Lanzo d’ Intelvi, 25 anni a Pievepelago (Modena).

Nell’estate del 1987 aveva affittato una casetta in Ossola, in Valle Antigorio, a Mozzio di Crodo:”90 residenti, qualche vacca, due alberghini stagionali. Tutto qui :una delizia”.

Dall’estate 2019 si è trasferito per le “vacanze di lavoro” nella confinante frazione di Viceno.

 

PIEVEPELAGO-Sembra incredibile, ma Edoardo Raspelli ha frequentato dal 1961 al 1967 il Centro federale estivo di tennis di Pievepelago (Modena), accanto ad Adriano Panatta. Il suo maestro, il mitico nizzese Simon Giordano, diceva che gli ricordava re Edoardo, il santo inglese, nel senso che correva come la statua regale che segnava l’ entrata della città francese: magro ma fermo, immobile.

Oggi Edoardo Raspelli partecipa da anni, a luglio, al Vip Master di Tennis a Milano Marittima.

 

TENNIS E CALCIO-Oltre al tennis, Edoardo Raspelli durante le medie si era iscritto ad un NAGC, Nucleo Addestramento Gioco Calcio. Con la maglia del Milan (per cui tifava) si allenava sui campetti del Centro Schuster in via Feltre, diretto dal compianto padre Ludovico Morel.

 

I COCKTAIL-Da ragazzo, Edoardo Raspelli si faceva dare dal papà giornalista gli inviti alle conferenze stampa: prendeva qualche appunto, scriveva o faceva finta di scrivere e poi si buttava sul buffet. La sua passione: il salmone affumicato e le tartine ricoperte di gelatina.

 

I RISTORANTI CON CLARA- Edoardo Raspelli si è sposato con Clara Cortemiglia il 30 giugno 1979, ma sono insieme dall’ 11 dicembre 1971. Ogni sera Raspelli la portava al ristorante. Una delle mete preferite era la romantica Le Tout Paris a Sala Comacina, sul lago di Como. Il menu: saumon fumé, diablotins à la normande, truite aux amandes, gigot d’ agneau…

 

COMINCIARE DAL CALCIO-Con la tessera-stampa della Libertà di Piacenza, di cui il padre Giuseppe era collaboratore, Edoardo Raspelli da ragazzo non si perdeva una partita del Milan e ogni tanto si intrufolava negli spogliatoi a fare interviste. Infastidito da una domanda su Gianni Rivera, un giorno Nereo Rocco gli chiese sogghignando: ”Di che giornale è lei? Libertà di…piacere?!”.

 

A PARIGI IN AUTOSTOP- A 16 anni, Edoardo Raspelli andò in autostop da Milano a Parigi ed andò a dormire per dieci giorni all’ ostello della gioventù a Porte d’Italie. Con i soldi delle mancette settimanali, un mezzogiorno andò a mangiare dal mitico Lasserre a Champs Elisées e la sera successiva alla celeberrima Tour d’ Argent. La spesa? 29.000 lire da una parte, 33.000 dall’altra: ogni volta 600/700 euro di oggi.

 

CRONISTA IN ERBA-Assunto da Giovanni Spadolini, il 26 luglio 1971,a 22 anni appena compiuti, Edoardo Raspelli entra come redattore praticante in cronaca al Corriere d’ Informazione. Il suo primo caso, lo stesso giorno, l’uccisione di una giovane neo laureata, Simonetta Ferrero, ammazzata con 33 coltellate nei bagni dell’Università Cattolica, alla facoltà di scienze politiche di cui era preside Gianfranco Miglio, il futuro ”ideologo” della Lega Lombarda di Umberto Bossi.

Il 17 maggio 1972 Edoardo Raspelli sarà il primo giornalista ad arrivare in via Cherubini dove venne ucciso il commissario Luigi Calabresi.

 

FACCINO NERO 1-Nel 1975, l’allora direttore del Corriere d’ Informazione, Cesare Lanza, lo obbligò ad occuparsi di ristoranti: ”Vai, mangi, paghi che poi ti rimborsiamo noi, ma voglio anche i ristoranti cattivi, quelli dove si è serviti male e si mangia peggio…”. Così nasce il ”Faccino Nero”, un pezzo incorniciato, contraddistinto da un viso di disgusto di color nero, dedicato al ristorante pessimo della settimana.

 

FACCINO NERO 2 E RISCHI MORTALI -Non a tutti piacque il ”faccino nero” del Corriere d’Informazione, il riquadrato ideato da Edoardo Raspelli e dedicato al ristorante peggiore della settimana. Una ristoratrice (od un ristoratore?) del centro di Milano gli fece trovare sotto casa una corona da morto con la scritta ”Al nostro caro Edoardo”. Era il 1 maggio 1979.Edoardo Raspelli rispose sulla prima pagina del Corriere d’Informazione: ”Volevo ringraziare chi mi ha mandato la corona di fiori ma anche rassicurarlo: la sua cucina è sicuramente fetente ma non mortale”.

Successivamente, dopo aver stroncato il ristorante milanese La Vecchia Milano, sulla Cerchia dei Navigli, seppe che il proprietario voleva farlo fuori: si trattava del boss Francis Turatello.

 

LETTERA DI TOBAGI-Durante una assemblea sindacale in via Solferino 28, mentre Raspelli si lamentava pubblicamente delle pressioni dello staff del suo giornale per certi articoli critici nei confronti dei ristoranti, Walter Tobagi, suo ex compagno di scuola al liceo Parini e sindacalista del Corriere scrisse su un foglio: ”Edoardo Raspelli, unico rappresentante di Gastronomia Democratica”.

 

IL FILM PREFERITO-“ Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’ Europa”, film del 1978 con Jaqueline Bisset, Philippe Noiret e Robert Morley. Gli chef venivano trovati ammazzati secondo la loro specialità: Cipriani affogato dentro la vasca delle aragoste, Claude Terrail della Tour d’ Argent con la testa fracassata nella presse à canard…

 

IL SOGNO SEGRETO-Fare il remaque del film “Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’ Europa”, interpretando il ruolo che fu di Robert Morley: il critico gastronomico che era stato accusato di ammazzare gli chef più bravi per non morire di troppa buona cucina.

 

SIMONA RASPELLI- Oggi Simona è grande (110 e Lode alla Cattolica di Milano, psicologa, ph. doctor dottore di ricerca alla Bicocca, interessi per Auto Mutuo Aiuto, il Bambino in Ospedale, volontariato in Burundi…). La prima volta che Edoardo Raspelli portò la primogenita al ristorante, Simona aveva dieci mesi: la bambina, al San Domenico di Imola mangiò flan di funghi porcini con salsa di fegato grasso.

 

MATTEO RASPELLI-Il secondogenito di Edoardo Raspelli, Matteo, dottore in Ingegneria dell’Automazione al Politecnico di Milano (al lavoro in una piccola azienda metallurgica del Milanese) da bambino non amava molto andare al ristorante con i genitori ”Io non vengo; se vengo ci state poco; se mangiate non prendete il menu degustazione che dura troppo tempo; se volete che venga mi dovete pagare…”.

 

DETESTABILI DEODORANTI-Una delle cose che Edoardo Raspelli detesta maggiormente sono quei terribili apparecchietti elettrici che emanano fortissimi profumi artificiali. Non li tollera, ovviamente, in sala, ma li detesta anche ai servizi. ”Basterebbe aprire le finestre o deodorare con qualche fiore naturale”.

 

FUMI E PROFUMI-Edoardo Raspelli detesta i profumi artificiali degli apparecchietti elettrici che vengono messi nelle prese di corrente, il fumo ma, anche i profumi eccessivi: dei clienti, del personale, dello staff dei ristoranti e, perfino, anche di certi tipi di fiori, molto belli ma dall’odore molto forte.

 

IL PIATTO PREFERITO-Edoardo Raspelli adora i salumi, i formaggi stagionati, tutti i crostacei, in particolare i gamberi di grosse dimensioni (crudi od in padella) e la cassoeula, il bottaggio, l’umido di ogni pezzo possibile del maiale cucinato con le verze.

 

IL VINO PREFERITO-Edoardo Raspelli adora i grandi vini bianchi messi ad invecchiare nelle barrique, che gli permettono un abbinamento ideale dagli antipasti fino alle carni leggere. Poi, un goccio di vino rosso.

 

IL SUPER ALCOLICO PREFERITO-A casa beve solo acqua di rubinetto o minerale non gasata; al ristorante ama chiudere con un goccio minimo di superalcolico. Il suo preferito è l’whisky: non ha molta importanza la zona, purché sia” di grande invecchiamento, di grande struttura”.

 

IL PIATTO DETESTATO-Edoardo Raspelli detesta i pomidori gratinati (gli ricordano le pensioncine della sua infanzia al mare), le rape rosse, il fegato di vitello grigliato.

 

ACQUA DETESTABILE-Edoardo Raspelli adora l’acqua, ne beve in grande quantità, in particolare la minerale con Ph alto, tendente all’8,ideale contro… gli acidi urici. Detesta l’ acqua filtrata, offerta oggi da molti ristoranti e spacciata e fatta pagare come ”minerale”.

 

IL PESO-Nel 1988 Edoardo Raspelli ha cominciato a fare delle diete. Pesava 100 chili e scese a 88. Prima dell’ infarto (9 ottobre 2002) era arrivato al suo massimo:119,5,poi in sei mesi perse 20 chili esatti, recuperandoli nei cinque anni successivi…

Il 24 luglio 2009 ha toccato il suo massimo:126 chili.

Quel giorno si è fatto mettere per via endoscopica un palloncino nello stomaco: in cinque mesi ha perso 22 chili.

Rimosso il palloncino endogastrico a fine dicembre,l’11 gennaio 2010 è stato operato al Padiglione Zonda del Policlinico di Milano dal dottor Ezio Lattuada che gli ha applicato un bendaggio gastrico. Lo scopo è fargli perdere altri 10-15-20 chili.

Nel 2015 era riuscito a scendere a 88 chili (!!!)…E’ risalito a 105, oggi ondeggia attorno ai 96/97 chili.

 

DOCCIA E BAGNO-Edoardo Raspelli è milanese; si ritiene pratico e pragmatico: detesta perdere tempo e crogiolarsi nella vasca da bagno. Adora stare a lungo sotto la doccia e detesta i box troppo piccoli di certi alberghi anche di lusso.

 

ANIMALI 1-Il primo animale che Edoardo Raspelli, bambino, abbia avuto in casa sua fu un passerotto, che il papà aveva trovato, in piena estate, nella stufa a legna del suo ufficio all’ ospedale Maggiore di Milano. Lo aveva sfamato ed imboccato ma il passerotto era morto dopo un mese. Edoardo Raspelli promise che non avrebbe più tenuto animali in casa sua.

 

ANIMALI 2-Edoardo Raspelli e la moglie Clara erano al mare con i figli a festeggiare un loro anniversario davanti a due bottiglie, vuote, di Baron de L. ”Bambini, sapete che mi sono nati dei bellissimi gattini” disse il ristoratore ai raspellini…Fu così che a casa Raspelli arrivò una gatta di razza certosina, Lisca,” quello che rimane del pesce quando passano i Raspelli”.

 

ANIMALI 3-Lisca, la gatta certosina di Edoardo Raspelli, è morta a 11 anni; Gandalf (incrocio tra maschio siamese e madre boh, nero !), due anni, è stato ucciso da un’auto a Mozzio di Crodo. Percival, gatto comune europeo, bianco e nero è morto di vecchiaia.

In casa del critico, fino all’estate 2021 c’era Semola, bianca e marrone, che è arrivata dopo la morte di Gandalf . Era rimasta sola dopo la morte, nel giugno 2019 , di Spicchio, un siamese arrivato ai 19 anni. A gennaio 2020 ,con la staffetta da Catanzaro, è arrivata la trovatella Birba, una gattina ”similsiamese” di un mese. Oggi a Birba si è aggiunto Spigolo, adorabile gatto ex randagio ed ex scrocchino di Crodo.

 

AUTOMOBILI-Edoardo Raspelli ha fatto scuola guida, nel 1967, su una 850. Poi ha guidato la 1100 R bianca e la 124 della mamma. La sua prima auto è stata una Giulia 1300 verde usata. Poi, nell’ ordine, Alfetta 1600,Alfa Romeo 75 Twin Sparks, Alfa 164, Lancia Dedra Integrale, Lancia K, Stilo JTD Dynamic.

L’Audi gli ha sponsorizzato per alcuni anni Melaverde mettendogli a disposizione, una A6 Avant 3000. Poi, finiti i soldi anche per la casa tedesca, ad 80 mila chilometri, se l’è dovuta comperare, in leasing. Ha guidato una AUDI Q5 in Noleggio a Lungo Termine ed ora una Q3.

 

VESTITI- Gli abiti di Edoardo Raspelli sono i suoi: li compera in genere da Renco Grandi Taglie, a Milano.

Per MELAVERDE ed ATTENTI AL LUPO, però, gli abiti di Edoardo Raspelli sono stati, un tempo, una sponsorizzazione della Beretta Sport di Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, per l’abbigliamento sportivo e Duca Sartoria (Milano) per quello formale.

 

HOBBIES- L’unico hobby di Edoardo Raspelli è da sempre la lettura: in quinta elementare studiava latino e divorava i Gialli Mondadori, così come Le Confessioni di un Italiano ed i Promessi Sposi. Da ragazzo, fino alla fine del ginnasio, ha letto di tutto, in italiano francese e tedesco (tradotto): Gide, Peyrefitte, Mauriac, Hesse, Cassola… All’improvviso, al liceo, è passato a leggere pressoché esclusivamente giornali e periodici.

Aveva un rituale, lo stesso di quando faceva il cronista di nera, a cominciare dall’ elenco e dalla successione di lettura.

Quotidiani: Corriere-Stampa-Repubblica- Giorno-Giornale-Libero-- Fatto Quotidiano-La Verità- Italia Oggi… Periodici: Venerdì di Repubblica , Sette del Corriere della Sera, qualche televisivo specializzato a cominciare da Sorrisi e Canzoni, Chi, Visto TV, DiPiù TV , In Famiglia , Ora, Voi, Di Tutto, Io Spio..... Ogni tanto si collega al sito di Davide Maggio e Marida Caterini. Legge saltuariamente gli specializzati di gastronomia. Da cronista, quando era inviato fuori sede, leggeva sempre tutti i giornali locali.

Oggi legge abitualmente online solo il Corriere della Sera e La Stampa.

Ama l’enigmistica ed il Sudoku (“Ma quello facile: deve essere un passatempo, non un rompi testa” ).

 

POCHISSIMA TV-Edoardo Raspelli guarda pochissimo la TV: rivedeva il “suo” Melaverde (“Era fondamentale per vedere i propri errori, per capire dove si potesse migliorare…”). Controllava la trasmissione rivale, Linea Verde, il sommario del TG de La 7 alle 20 poi, ogni tanto, Blob, Striscia la Notizia, Paperissima e “ i miei ricordi” come i programmi di Piero Chiambretti, Fabio Fazio, Enza Sampò, Simona Marchini…

 

TEATRO –Edoardo Raspelli, sin da ragazzo adora il teatro. Ha ricordi indimenticabili dei grandi attori e testi classici visti da liceale, come Gianni Santuccio, Tino Buazzelli, Salvo Randone. Gli piacevano Gilberto Govi, i Legnanesi, il teatro dialettale milanese di Piero Mazzarella. Ma non dimenticherà mai la prima volta che vide una commedia, “ Renato ’61 “, con Renato Rascel: aveva 12 anni.

 

CANZONI –Edoardo Raspelli ha molto amato la musica ” della mia mamma, che era nata nel 1920 e che nel 1940 aveva vent’anni”: Signorinella, Lili Marlene, Mario Lanza, Beniamino Gigli, Luciano Tajoli, Tito Schipa… I suoi ricordi sono per Gianni Morandi, Il Dio Serpente, Lucio Battisti...

Edoardo Raspelli adora (e canta ) De André, Luigi Tenco, il primo Jannacci (Ti te se no; Quella cosa in Lombardia…) , Bruno Lauzi, Herbert Pagani, Gaber, Peppino Di Capri (di cui canta Champagne).

 

RISTORANTE IDEALE-Per Edoardo Raspelli è piccolo, romantico ma non galeotto, mandato avanti da una famiglia intera, con una cucina che si ispiri prevalentemente a Terra Tradizione e Territorio, con un servizio buono ma non opprimente, con un’atmosfera elegante ma, anche, cordiale, raccolta.

 

ALBERGO IDEALE-Di tono, elegante, immerso nel verde, tranquillo, intimo, anche mandato avanti da una famiglia, con angoli dove stare ”appartati” e nascosti, non troppo piccolo (detesta i B/B ed il patron o uno sconosciuto che fanno colazione al suo stesso tavolo…) ma raccolto.

 

CHE COSA STA LEGGENDO-Sulla sua scrivania, da anni, è aperto un libro che gli ha passato la figlia Simona, quando preparava la sua tesi sull’ottimismo all’Università Cattolica di Milano: ”La paura degli altri: che cos’è e come si affronta” di Hohn R.Marshall. In più, il copione della commedia Classe di Ferro di Aldo Nicolaj (che ha visto interpretare al San Babila di Milano da Piero Mazzarella Paolo Ferrari ed Isa Barzizza).

 








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