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15 Settembre 2013
Costa Concordia: le fasi del recupero
di Francesco Pisani


Costa Concordia: le fasi del recuperoDa settimane ormai stanno procedendo le delicate fasi del recupero della Costa Concordia dopo il drammatico incidente del 2011.
Vediamo quali sono state le fasi di questa delicata e lunga operazione e quali saranno i prossimi passi.
Per farlo ci avvarremo di alcuni disegni ed immagini che renderanno più semplice la comprensione del processo per i nostri lettori.

RADDRIZZAMENTO

La nave giaceva sul fondale poggiata sul fianco, quindi il primo passaggio è stato quello di riportarla in assetto avvalendosi di una struttura sottomarina che la sostenesse.

Tramite martinetti idraulici che tirano spessi cavi in acciaio la nave è stata tirata fino alla posizione verticale. Tale posizione viene garantita da una base di appoggio sottomarina costituita da sacchi di malta e da piattaforme strutturali fissate al fondale.
 
Il processo di raddrizzamento è durato circa 24 ore portando la nave in assetto stabile sulla piattaforma.

Nelle foto potete vedere la situazione prima e dopo il processo di raddrizzamento. Il lato della nave che era poggiato sul fondale presente segni pesanti ed evidenti di affossamento dovuti proprio al peso della nave, che hanno fatto rientrare di oltre 4 metri le balconate esterne.
 
Lo scenario che si presenta è davvero tetro e ricordiamo che quando sono state scattate le foto all’interno della nave erano ancora presenti i corpi di due persone ancora dispersi. I resti sono infatti stati ritrovati solo in questi giorni poiché con la nave emersa dai ponti superiori in su e in assetto stabile le ricerche hanno potuto proseguire in condizioni migliori, cosa che risultava impossibile quando la nave era sommersa e inclinata.

RIGALLEGIAMENTO E TRASPORTO

La nave verrà adesso resa solidale con dei cassoni che sono in parte già arrivati al Giglio e che arriveranno anche nelle prossime settimane. I cassoni, come detto, verranno fissati ad entrambi i lati della nave e poi svuotati dell’acqua contenuta al proprio interno. Questo permetterà la riemersione parziale della nave, tale da renderla trasportabile al traino sino al porto che si aggiudicherà il lavoro di smaltimento.

LO SMALTIMENTO DELLA NAVE

Il processo ad oggi non è ancora stato assegnato a un cantiere. Come è noto, in molti si sono candidati e i motivi sono molto semplici: si tratta di un processo che durerà circa tre anni con la garanzia di diverse centinaia di posti di lavoro. Si stima che i lavori proseguiranno fino alla primavera del 2014, pertanto tutto il processo di recupero sarà completo dopo oltre 2 anni dal naufragio avvenuto il 13 gennaio 2012.
FOTO
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