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22 Luglio 2014 Terrore in volo: Ucraina, 17 luglio 2014 di Giorgia Piombo
Il boeing partito dall’aereoporto di Amsterdam Schiphol e diretto a Kuala Lupur (Malesia) è stato colpito da un missile via terra nel mezzo del campo di battaglia tra Ucraina e Russia, esattamente a 50 km da quest’ultima, nella regione di Doneck.
Le vittime sarebbero state in totale 298 (nessun superstite), tra cui 15 membri dell’equipaggio. La maggior parte dei passeggeri era olandese e i dati piú recenti hanno riportato un numero di vittime olandesi pari a 193, tra cui adulti e bambini.
"Ho visto corpi che cadevano dal cielo" ha affermato il primo testimone di questo orrore. "Erano circa le 17 quando ho sentito un boato, poi c’è stata una sorta di esplosione - riferisce Nikolai -, poi ho visto i corpi cadere dal cielo, che comparivano fra le nuvole, infine è apparsa la fusoliera che è precipitata a una cinquantina di chilometri da qui". Queste sono alcune delle testimonianze che alcuni cittadini del villaggio di Rassypnoye, nelle vicinanze del luogo del disastro, hanno riportato alla BBC. Terrificante la scena che si è presentata agli occhi di una donna: "Nel cortile c’erano pezzi della fusoliera, ma anche tanti fogli di carta".
Al momento dell’incidente il ministo russo non ha tardato a porgere le sue condoglianze al ministro olandese Rutte. Il maggior sospetto si ha sui ribelli russi a fianco dei quali interviene il ministero della Difesa russo affermando di non aver fornito alcun materiale bellico e chiedendo a Washington le eventuali immagini scattate da satelliti americani che probabilmente stavano sorvegliando la zona. Nel frattempo, il primo ministro olandese Mark Rutte ha affermato una cosa sola: occorre un rapido rimpatrio delle salme dei suoi connazionali. Le prime, dopo una breve cerimonia sul luogo, sono già in viaggio.
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