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Food - GastronomiaStefania Castella

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29 Ottobre 2015
Risotto, porcini, salsiccia e altri veleni....
di Stefania Castella



Risotto, porcini, salsiccia e altri veleni....
piatto autunnale e saporito

Ho molto a cuore le sorti del pianeta, veramente. E forse anche le mie. Mi piace sapere, informarmi e penserete, che c’entra? Niente o tutto, dipende. Sono assolutamente consapevole che a lungo andare i carnivori, divoratori di bistecche e adoratori di barbecue smetteranno di crogiolarsi nelle salse e si conteranno sulla punta delle dita sporche di salsa rosa. Le ultime nuove dall'Organizzazione Mondiale della Sanità non raccontano nulla di incoraggiante sul fronte cibo. Le ricerche, e certi risultati, in questi giorni discussi, portano alla luce gli studi protratti nel tempo sul legame tra neoplasie e carne, in particolare carni rosse, insaccati, carni lavorate, trattate, conservate.  

 

Gli amanti dei salumi e della bistecca non dormono sonni tranquilli, tantomeno i produttori, e i lavoratori del settore. Il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo ribadisce che certe notizie come quelle trapelate in queste ore, da tono drammaticamente allarmante, “mettono a rischio 180mila posti di lavoro, in un settore chiave del made in Italy che vale da solo 32miliardi di euro”. Tra chi si affanna a consigliare “fateveli da soli gli insaccati” (un ben noto chef) il ministro della salute Beatrice Lorenzin che difende i prodotti italiani, Assocarni e Confagricoltura che dal canto loro, lamentano con giusta ragione un ritorno gravissimo da parte dell’allarme nonostante a detta loro: “L’Italia è leader nell’Ue, per quantità di prodotti di alta qualità.” Il cittadino resta spesso più confuso di sempre. Non si può non tener conto della marea di informazioni, e del fatto che ancora il ministro Lorenzin ci tenga a ribadire che in Italia “Non utilizziamo molte componenti invece permesse in altre parti del mondo. Il segreto è mangiare poco di tutto”.

 

E la dieta mediterranea ritorna prepotentemente come esempio lampante, di come sia importante variare per dare al corpo ogni costitutivo necessario. Vorremmo che non fosse così, ma dall’altra parte la, per l’appunto controparte, ribadisce il concetto sostenuto dall’Oms: “C’è troppa carne rossa sulla tavola degli italiani che ne consuma in media 3-4 volte a settimana contro le 1-2 volte consigliate”. “I dati espressi dalle recenti ricerche confermano ciò che sapevamo da tempo, che alcuni conservanti e la combustione, sono legati ad alcuni tipi di tumore” dice il presidente dell’associazione italiana di oncologia medica (Aiom) Carmine Pinto. Del resto, ci sono cose che sappiamo ma che fingiamo di non sapere, che non ci va tanto di sapere, che preferiamo ignorare. Cose che sono state taciute nel tempo, omissioni, diciamocelo, gravi incongruenze legate al trattamento di alcuni di questi alimenti, come nel passo precedente, che riguarda alimentazione e tutto ciò che ruota intorno a tali animali destinati al macello. Un macello, per l’appunto. Tanto da arrendersi ad un “lasciatemi crogiolare nelle mie convinzioni e nella bruciacchiatura della costoletta”. Rassegniamoci alla questione che essere vegetariani creerebbe meno danni che si considerino quelli fisici che quelli planetari, rispetto al prosieguo carnivoro.

 

Lo so, giuro, mi informerò perché badate bene, non si diventa vegetariani o vegani né per seguire la moda, né con una giravolta improvvisata. Scherziamo pure su quanto possa essere imbarazzante per chi non è abituato, ritrovarsi una fettina di tofu rispetto ad una succulenta fiorentina, ma non è solo questione di abituarsi è questione di farsi aiutare, di tenersi in modo bilanciato, di non tagliare in modo assoluto e radicale. Però, però, dato che la scelta e il salto vegetariano non sono ahimè ancora compiuti definitivamente, e data la temperatura che un po’ inizia a incrinarsi scivolando verso quel fresco che chiede tepore, non mi concederò altri giri di parole per la trascrizione di un piatto che in realtà potreste fare omettendo la protagonista salsicciosa. Ma non avrebbe tanto senso. Allora raccoglietevi tra amici che desiderano assaporare questa ricetta discutendo magari di come si potrebbe approcciare un certo discorso sulla dieta vegetariana etc. etc.

 

Ecco la ricetta. Risotto porcini e salsiccia (senza troppi sensi di colpa)

 

Ingredienti per 4 persone:

– g 300 di riso

– g 200 funghi porcini

– g 200 salsiccia secca

– mezza cipolla

– g 20 (circa) di burro

– brodo di carne q.b.

– sale – pepe

– 1 spicchio d’aglio

– mezzo bicchiere di vino

– olio.

 

Mettete a bagno i funghi nel caso li abbiate acquistati secchi (io li aggiungo comunque per il profumo) pulite i freschi con un panno umido e (considerate che potreste utilizzare anche altri tipi di funghi come i pioppini ad esempio che sbollenterete per 5 minuti) tagliateli, metteteli in un tegame aggiungendo olio aglio (poco in verità!) e la cipolla tritata (prezzemolo anche, se lo preferite). Fate rosolare un paio di minuti e aggiungete la salsiccia. Ora considerate di avere intorno qualche amico che invece di starsene con le mani in mano potrebbe dare un piccolo contributo, ad esempio a spellare le salsicce e farle a pezzetti prima di aggiungerle ai funghi, e qualche altro che apra un vino bianco da utilizzare sfumando bene finché non si senta un profumo invitante (a finire il resto del vino ci penserete dopo). Aggiungete il riso fate tostare (deve diventare trasparente). Aggiungete man mano brodo caldo coprendo la superficie e fino all'assorbimento (qualcuno aggiunge piccoli innesti di vino bianco rimanente) ultimate la cottura avendo cura di non asciugare troppo, aggiungete un po’ di burro quel poco che non vi farà sentire in colpa…lasciate riposare e riprendete i discorsi dopo cena magari.

 

A proposito se dovesse avanzare (difficilmente), il giorno dopo potreste confezionare degli arancini aggiungendo solo uova per legare e un formaggio a pasta filata per imbottire (ricordate che i funghi e la salsiccia danno già sapore) impanate con pan grattato e friggete in olio ben caldo altrimenti con l’aiuto di un foglio di carta da forno e nessun condimento ulteriore, potreste evitare la frittura e tenervi più leggeri.

 

Insomma evitiamo di esagerare, promettiamo di impegnarci all'idea del limitare carne e grassi animali che tutto quello che è eccessivo è dannoso per qualunque organismo, in qualunque caso.








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