Il Castello Sforzesco di Milano apre oggi le sue porte per invitare i visitatori ad ammirare la mostra dedicata agli 80 anni di Gualtieri Marchesi e, con lui, alla cucina italiana. Si intitola "Storiae d’Italia. Gualtiero Marchesi e la Grande Cucina Italiana" e sarà ospitata fino al 20 giugno presso le sale rinascimentali del castello.
"Gualtiero Marchesi, il grande maestro della cucina italiana, che quest’anno festeggia i suoi ottant’anni, è all’onore con una mostra allestita nelle Sale Viscontee del Castello Sforzesco che è ripartita in un percorso di sette tappe ideali di un viaggio fra la biografia di Marchesi e la storia del gusto", ha spiegato Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura del Comune di Milano. Proprio queste tappe mostrano l’incontro tra Marchesi e le tradizioni gastronomiche del nostro Paese in cucina che il grande cuoco ha saputo valorizzare e far conoscere in tutto il mondo con maestria ed eleganza.
Il percorso espositivo conta sette tappe ideali dislocate in sette sale diverse: "Terra d’acqua – Radici: Corte Olona e San Zenone Po", "La strada e il mercato – L’universo agroalimentare, la materia", "Strumenti e Tecnica – Pentole, cottura e preparazione", "Occhio e Mano – Tavola, piatti, posate, bicchieri, …", "Insegnare – Bottega-Laboratorio: la brigata e i solisti. La scuola: Alma", "Il gusto dei luoghi: Esperienze e interazioni. Rimandi alla cucina regionale italiana e ai ristoranti di Marchesi in luoghi diversi, Milano e Roma, Parigi e Franciacorta" e "La cucina italiana: La filosofia di Marchesi dalla nouvelle cuisine alla cucina totale, con l’esordio della nuova cucina italiana ormai famosa in tutto il mondo".
Nato nel 1930, Marchesi si è formato con anni di duro lavoro, dapprincipio nel ristorante dell’albergo dei genitori, poi con l’apprendistato al Kulm di Saint Moritz e alla Scuola alberghiera di Lucerna. La sua carriera prosegue in Francia, tra Parigi e Digione, a lezione di "semplicità", come lui stesso afferma. I riconoscimenti non tardano certo ad arrivare e oggi Milano, con questo percorso espositivo d’eccezione, rende omaggio ad un grande chef che forse, senza nulla togliere ad altre importanti personalità del panorama gastronomico, è il più grande del mondo.
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