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Food - GastronomiaStefano Gnech

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11 Marzo 2011
Il panpiatto: il piatto che non va in lavastoviglie
di Stefano Gnech


Il panpiatto: il piatto che non va in lavastoviglieIl piatto che non va in lavastoviglie non è più un miraggio: Elena e Giovanni Canale ne hanno infatti brevettato uno che… si mangia! Il suo nome è Panpiatto ed è una risposta sana, ecologica ed intelligente ai numerosi sprechi a cui assistiamo quotidianamente. Dopo aver deciso di cambiar vita e ritornare alle radici e alla lavorazione della terra, la coppia ha cominciato a cimentarsi con le arti della panificazione, fino a decidere di creare e brevettare un prodotto ad impatto zero, particolarmente gradito e ben accolto in tempi, i nostri, dove l’appello ad un regime di vita più sano non solo per la salute ma anche per l’ambiente che ci circonda non è solo una velleità della moda ma un’esigenza sentita.
 
Il panpiatto è una preparazione totalmente naturale: si prepara infatti con una particolare miscela di farine e sostanze naturali e si cuoce al forno. Si può accompagnare a qualsiasi tipo di alimento, dalla carne alle zuppe, e poi essere consumato come accompagnamento o, ovviamente, riciclato nella sua interezza. Uno degli ingredienti utilizzati è l’aloe vera che, oltre a dare al composto un sapore particolare, apporta grandi benefici all’organismo per le sue note qualità antitumorali.
 
Senza contare che, oltre che bello e buono, il panpiatto è anche un’ottima idea per presentare la tavola con un tocco d’originalità in più e rendere le vostre portate davvero uniche in tutto.  







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