Rss di IlGiornaleWebScrivi a IlGiornaleWebFai di IlGiornaleWeb la tua home page
Sabato 13 settembre 2025    redazione   newsletter   login
CERCA   In IlGiornaleWeb    In Google
IlGiornaleWeb

Hi-TechAlice de Carli Enrico

CONDIVIDImyspacegooglediggtwitterdelicious invia ad un amicoversione per la stampa

18 Giugno 2010
In Caucaso è questione di energia
di Alice de Carli Enrico


In Caucaso è questione di energiaNella regione del Caucaso sono importanti le novità che si sono succedute in questi giorni parlando di ambiente. Armenia, Azerbaigian e Georgia sembrano infatti quasi concorrenti nella ricerca del progetto più valido da attuare per poter accompagnare la propria indipendenza politica ad una indipendenza più concreta grazie a nuovi investimenti e progetti in ambito energetico. L'indipendenza energetica, la riduzione del valore di costo, l'incremento dell'alta tecnologia così come di una protezione adeguata dell'ambiente sono, in Armenia, la priorità del programma della Danish Energy Management, gruppo del settore che opera nel Paese da diversi anni e che ha di recente vinto i progetti "Preparation of RE Development Roadmap" e "Study on Demand Side Management for Armenia". Il Gruppo è stato dunque finanziato dalla Banca Centrale per una cifra pari a 258.260 dollari (circa 180mila euro) nella realizzazione di un piano energetico sostenibile da un punto di vista economico e finanziario che tenesse conto del ventaglio delle offerte proposte dal mercato e di 84.980 dollari (circa 59mila euro) per condurre una ricerca volta a valutare le effettive capacità del mercato. Se nel 2010 le fonti di energia rinnovabile nel Paese hanno generato 310 GWt/h, si sta ora cercando di concretizzare un sistema che permetta di quintuplicare la capacità del sistema in meno di dieci anni, raggiungendo i 1500 GWt/h nel 2020.
Progetti ambiziosi anche per l'Azerbaigian che, secondo quanto afferma il ministro dell'Ecologia e delle Risorse naturali Huseyngulu Bagirov, si prepara a generare la stessa quantità di energia alternativa generata nei Paesi sviluppati. "Il Ministero ha preparato una mappa per l'energia eolica qualche anno fa", ha affermato Bagirov. "Per molti anni sono stati raccolti, archiviati e analizzati dati meteorologici. La mappa è stata sviluppata sulla base di queste informazioni. È stata sviluppata anche una mappa delle radiazioni solari". A partire da queste linee di sviluppo l'Azerbaigian ha già preparato una strategia energetica e costruito gli stabilimenti per la produzione di pannelli solari. "Stiamo lavorando alla progettazione e realizzazione di diversi stabilimenti energetici che utilizzeranno la tecnologia dell'energia eolica. Ritengo che l'Azerbaigian possa usare l'energia alternativa per provvedere alle sue necessità meglio di quanto possano fare altri Paesi".
La Georgia non parla ancora di energie rinnovabili ma è piuttosto interessata a concludere un accordo transfrontaliero di commercio energetico con la Turchia. In un recente incontro i rappresentanti dei due Paesi - alcuni funzionari del Ministero dell'Energia per la Georgia e Murat Karapinari, Capo del Dipartimento per l'Energia e le Risorse naturali per la parte turca - si sono incontrati per discutere la linea di trasmissione energetica georgiana "Borchha-Akhaltsikhe" che, se l'accordo andrà a buon fine, aumenterebbe in modo significativo il volume l'esportazione e l'importazione di elettricità.
 







  Altre in "Hi-Tech"