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25 Luglio 2011 Cina, la guerra dei motori di ricerca di Alice de Carli Enrico
Il motore di ricerca cinese Baidu ha rilasciato la versione beta 1.2 del suo browser, aggiungendovi alcune caratteristiche simili a quelle elaborate da Google con Chrome, come la possibilità di accedere a più di 30.000 applicazioni on-line: fornitori di ricette e vocabolari, lettori di fumetti e musica, tutti usufruibili con un solo clic e senza bisogno di download. Il browser, inoltre, sponsorizzato come "semplice ed affidabile", promette una navigazione sicura da eventuali minacce di virus e malware. L’opzione di poter aggiungere anche una barra degli indirizzi utilizzabile come strumento diretto di ricerca potrebbe poi ulteriormente rafforzare la posizione sul mercato del colosso cinese che ha già notevolmente aumentato la propria fetta di mercato.
In molti si chiedono se non si tratti di una strategia atta a porre le basi per la futura commercializzazione di una versione più economica del Chromebook, il rivoluzionario computer che si presenta come un accesso diretto al mondo virtuale. Solo supposizioni o eco di una reale tendenza?
Certo è il fatto che Internet Explorer, a lungo dominatore incontrastato del mercato dei motori di ricerca in Cina, sta ora perdendo terreno e registra un rapido calo di popolarità: dall’83,3% al 62,9% (fonte: CNZZ.com, un sito specializzato nell’analisi dei motori di ricerca su Internet). Nonostante i forti attacchi della concorrenza (basti pensare a Mozilla o ad Opera), Explorer continua a rimanere leader indiscusso in tutto il mondo. Che la guerra dei browser in Cina possa essere il preludio di una più serrata e spietata concorrenza a livello mondiale? Di certo, i consumatori non potrebbero che uscirne vincitori.
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