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26 Luglio 2010
Un mondo alimentato dalle rinnovabili? Ecco come
di RC


Un mondo alimentato dalle rinnovabili? Ecco comeLe linee guida per un futuro sostenibile passano attraverso alcune raccomandazioni. Da uno sviluppo intelligente delle reti di trasporto dell’energia fino ad un uso corretto degli elettrodomestici; dalla promozione dei trasporti pubblici alla ricerca scientifica applicata; dalla sostenibilità nei luoghi di fabbricazione dell’energia ad una corretta gestione dei rifiuti prodotti nella vita quotidiana; dal risparmio energetico ad una omogenea distribuzione del cibo nel mondo.

Ma perché dovremmo cambiare le nostre abitudini ed investire tempo e denaro per arrivare a questo obiettivo? Semplicemente perché non possiamo più permettercelo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa 2,5 milioni di persone nel mondo muoiano prematuramente ogni anno a causa delle esalazioni delle stufe mentre 2,7 miliardi di persone dipendono ancora da fonti bioenergetiche tradizionali (legname, scarti agricoli e letame). Un futuro che possa accogliere le esigenze di tutti con i ritmi energetici delle civiltà occidentali non è sostenibile mentre le fonti di energia rinnovabile offrono la possibilità di migliorare la qualità della vita e le prospettive di miliardi di individui.

È sotto gli occhi di tutti come i cambiamenti climatici siano già una realtà e porsi l’obiettivo, nel 2050, del ritorno della temperatura ai livelli della civiltà preindustriale è oltremodo necessario. Per non parlare poi dei problemi geopolitici legati all’estrazione ed al trasporto dei combustibili fossili (petrolio, gas e carbone). Alcuni pensano che ripiegare sull’atomo sia la strada giusta ma non ricordano mai che le scorie radioattive rimangono attive per decine di migliaia di anni e le centrali nucleari, una volta terminato il loro ciclo di vita, diventano un cadavere ecologico destinato ad appesantire il già difficile destino dei nostri figli.

Perché allora non dirottare i capitali verso un mix energetico totalmente rinnovabile? Attualmente solo lo 0,02% dell’energia prodotta nel mondo arriva dal solare fotovoltaico, le tecnologie evolvono rapidamente e sapere che è partito un progetto per sfruttare l’energia solare del deserto del Sahara fa ben sperare. L’energia eolica misura il 2% della produzione mondiale ed un paese come la Danimarca già soddisfa un quinto del suo fabbisogno attraverso le pale eoliche nei mari del nord. Un nuovo impulso arriva dalle onde oceaniche dove però il WWF dichiara prudenza per evitare di intaccare ecosistemi delicati nei fondali marini. Già gli antichi romani conoscevano la geotermia e la usavano ovunque fosse possibile ed a distanza di 2000 anni ce ne siamo dimenticati. Altra fonte rinnovabile è l’idroelettrico ed ancor meglio, il microidroelettrico, che non necessita di dighe o deviazioni dei corsi d’acqua. La bioenergia sta prendendo piede anche in Italia dove lo scarto dei prodotti agricoli viene usato come ingrediente base per la fermentazione e la produzione di biogas.

Tutti questi metodi di produzione non sono però sufficienti per far fronte alla richiesta di energia che ci sarà nel 2050 se non attueremo nel contempo una massiccia riduzione della domanda andando ad attuare, in ogni angolo delle nostre case e delle nostre aziende, tutte le regole di buon comportamento per una completa eliminazione degli sprechi. Dovremo favorire elettrodomestici ed auto elettriche andando ad eliminare ogni fonte fossile usata direttamente di modo che, quando le nostre reti saranno rimodernate e l’energia elettrica verrà prodotta in rete saremo pronti e daremo un senso alla frase di Robert Baden Powell: "Lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato".








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