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16 Luglio 2014 Il futuro? Non si vede e tocca: è sightless e touchless di Fabrizio Paciocco
Sembra ormai che sia questa la nuova strada che sta percorrendo la tecnologia dei dispositivi mobili: il sightless e il touchless, ovvero l’uso degli "smart device", ovvero i dispositivi intelligenti, senza il tatto o la vista. Lo assicurano Giuseppe Morlino e Gerardo Gorga, rispettivamente cofondatore e amministratore delegato ed esperto di marketing e comunicazione di Snapback, la nuova startup tutta italiana nata lo scorso dicembre dopo aver vinto un concorso per il programma di accelerazione di Luiss Enlabs ed aver ricevuto un finanziamento da LVenture Group. Per ora è composta da sette elementi: tutti giovani, motivati e pieni di entusiasmo e di nuove idee per il futuro.
"Stiamo progettando la killer app del touchless e sightless, per sfidare colossi come Leap Motion e Microsoft Kinect", spiega Morlino. "Con Snapback potremmo superare il problema dell’utilizzo dei nostri dispositivi mobili quando abbiamo le mani bagnate, sporche o siamo impegnati in altro tipo di attività". La versione Beta del software già consente di navigare su Internet, modificare i livelli di volume, cambiare traccia e tanto altro senza toccare nemmeno una volta lo schermo. Il tutto è permesso senza nessuna periferica aggiuntiva, perché si è puntato a sfruttare i sensori già disponibili sul dispositivo, ovvero telecamera, microfono, giroscopio, sensori di movimento, di luce e di prossimità, e al contempo a valorizzare gli stimoli provenienti da mani, occhi e voce, così da ridurre al minimo l’esigenza di ricorrere a tatto e vista. Queste soluzioni, nonché il fatto che possano essere utilizzate anche a schermo spento, porta a un risparmio energetico che può arrivare al 35%.
Curiosi di provare Snapback? Non ci resta che aspettare.
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