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14 Dicembre 2010
Casse automatiche al supermercato, aiuto o complicazione?
di SL
 Da pochissimo hanno fatto l’ingresso nei più grandi supermercati le casse "fai-da-te", casse automatiche dove i clienti in completa autonomia possono passare i prodotti, registrare le proprie carte punti con eventuali sconti e chiedere il conto.
Apparentemente la novità porta sempre scompiglio. All’ora di punta presso il Supermercato Pam di Corso Buenos Aires a Milano la coda presso le casse automatiche è decisamente più lunga delle altre. Alle rimostranze di alcuni clienti che lamentano l’inefficienza del sistema, una delle cassiere addetta al controllo delle casse automatiche, che preferisce restare anonima, concorda con i clienti: "Hanno perfettamente ragione, affidare alle persone un lavoro come questo, tra codici a barre , tessere sconto e strisciate delle carte di credito non è una cosa banale. Vogliono ridurre i costi e tagliare i nostri posti di lavoro, ma come si può notare più che agevolare creano rallentamento".
Di altro avviso naturalmente la Direzione: "È vero che tutti i processi appena introdotti creano problemi in quanto le persone ne devono ‘digerire’ il funzionamento, ma siamo sicuri che come già è stato per la pesatura di frutta e verdura, nel giro di pochissimo tempo il tutto entrerà a regime, portando dei notevoli vantaggi in termini di tempo a coloro che vorranno utilizzarle".
Ma come ha evidenziato la commessa, quest’automatizzazione di processo implica una problematica molto delicata, tema centrale nel mondo dell’industria: come impatterà tutto questo sulle risorse umane?
Continua la Direzione_ "È evidente che dove subentrano le macchine, questo comporta un taglio delle risorse, ma in questo caso non sarà qualcosa che avverrà nel breve periodo. Le quattro casse, che sono per esempio disponibili in questo punto vendita, assorbono lo stesso numero di clienti di una sola cassiera ed in ogni caso è necessario sempre collocare una risorsa sia come controllo che per supporto" . Non sono chiaramente dello stesso avviso i dipendenti, che semplicemente hanno solo potuto fare buon viso a cattivo gioco.
Per il resto la maggior parte dei clienti sembra tutto sommato apprezzare. Diana Marrone è una cliente abituale e commenta " In effetti la coda non scorre velocemente qui, ma io persevero perché voglio diventare pratica. Tutti siamo più lenti le prime volte, soprattutto nel momento del pagamento, ma se non ci si prova, non si imparerà mai. Qui la clientela è tutto sommato giovane e quindi sono sicura che nel giro di poco la cassa sembrerà un telepass".
E così non ci resta che provare direttamente: pratico sicuramente, ansia da prestazione per la persone in coda tanta, ma alla fine siamo in buona compagnia… mal comune mezzo gaudio.
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