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23 Gennaio 2015 iCub: i badanti del futuro prossimo sono i robot di Fabrizio Paciocco
Sono sotto agli occhi di tutti i passi da gigante che si compiono ogni giorno in ambito tecnologico per supportare i bisogni umani. L’ultima novità di cui si parla adesso è l’iCub, il robot da compagnia che si presume verrà ultimato e potrà fare il suo ingresso nel mercato nei prossimi due anni.
Sviluppati dall’Istituto italiano di tecnologia di Genova già nel 2009, gli iCub hanno come principali destinatari gli anziani e si porranno in questo senso come possibili sostituti degli attuali badanti, inizialmente almeno per quelle persone ancora in possesso di una certa autonomia e che necessitano di una forma di aiuto di base. Come ha spiegato all’Ansa il direttore dell’iCub Facility di Genova, Giorgio Metta: "Saranno in grado di compiere semplici compiti come prendere oggetti, raccoglierli da terra, portarli", ma potranno anche essere utilizzati come "uno strumento di comunicazione con funzioni molto simili a quelle di uno smartphone". Saranno infatti connessi tra loro nel cloud per uno scambio di informazioni costante e rapido.
Per ora uno di questi droidi costa 250mila euro, ma l’idea è quella di creare soluzioni che si possano realizzare in serie, così da abbatterne il costo e portarlo a una cifra inferiore ai 10mila euro, sicuramente più abbordabile per una fetta di pubblico più ampia. "Se possibile anche meno", ha ribadito Metta.
E come appariranno queste future presenze nelle nostre case? Metta ci rassicura: ne verrà curato anche l’aspetto, che dovrà risultare "piacevole e rassicurante".
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