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28 Luglio 2018
La tempesta solare prevista dalla Nasa: tecnologia a rischio
di Alla Drobyazko


La tempesta solare prevista dalla Nasa: tecnologia a rischioParliamoci chiaro: i rischi di un disastro che abbia origine dal Sole ci sono e ci saranno sempre. Appena l’anno scorso la Nasa aveva rivelato che nel 2012 avevamo a malapena scampato un disastro di epiche proporzioni quando due nubi di plasma si erano quasi scontrate con il suolo terrestre. "Se ci avessero colpito, staremmo ancora raccogliendo i pezzi", aveva commentato nel 2014 Daniel Baker, fisico presso l’Università del Colorado. 

La maggior parte delle tempeste solari si verificano con regolarità e non influiscono negativamente sul nostro pianeta. Tuttavia, il rischio che un giorno una nube magneticamente carica proveniente dal Sole possa colpire la Terra e creare problemi enormi in termini di danni a satelliti, telecomunicazioni e sistemi di alimentazione energetica, è reale. La Casa Bianca ha dunque deciso di muoversi per tempo e giovedì scorso ha reso noti una strategia e un piano per la preparazione e il coordinamento di risposte adeguate a tali minacce.

Pur se reale, una minaccia di questo tipo rappresenterebbe in realtà un evento raro. Basti pensare che l’ultima volta che una tempesta geomagnetica ha colpito la Terra correva l’anno 1859; si ricorda come il cosiddetto Evento di Carrington e causò dei problemi ma, vista la limitata tecnologia dell’epoca, molto limitati, ad esempio un’interruzione di 14 ore delle linee telegrafiche.

Le probabilità che lo stesso fenomeno si verifichi da qui ai prossimi 10 anni sono del 12%, ma la preoccupazione maggiore è che, vista la massiccia diffusione che le tecnologie hanno oggi a livello mondiale, gli effetti a distanza di poco più di 150 anni sarebbero ben più devastanti, quantificabili in circa 2,6 trilioni di dollari solo per l'economia statunitense.

Il piano e la strategia della Casa Bianca si prefiggono dunque di comprendere più a fondo questi fenomeni, ad esempio quanto possa essere effettivamente potente una tempesta solare, nonché di valutare i suoi effetti sui nostri sistemi di alimentazione energetica e di comunicazione e, non da ultimo, quali potrebbero essere le soluzioni e i tempi necessari per una previsione precisa del fenomeno. Per ora sono i dati di cui disponiamo non sono sufficienti e non restituiscono certamente un quadro preciso e completo. Toccherà all'attività di ricerca trovare risposta a questi quesiti sperando di fare in tempo, o che non si presenti l'eventualità.






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