Si sente spesso parlare di progetti rivoluzionari, di tecnologie ad impatto zero e di nuove soluzioni per il futuro. Spesso siamo così abituati a questo linguaggio da non renderci conto che le parole non sono solo termini vani usati per far del sensazionalismo, ma descrivono la velocissima parabola ascendente che rappresenta l’impatto e la velocità di evoluzione della tecnologia oggi. Un esempio calzante è CHIP, un nuovo modello di abitazione che è stato presentato a Los Angeles dal Southern California Institute of Architecture (SCI-Arc) insieme al Caltech Institute of Technology (Caltech) e all’Hanwha SolarOne and California Science Center, con tanto di cerimonia di inaugurazione in presenza del sindaco cittadino e di numerose personalità di spicco dell’ambito accademico. CHIP, acronimo di Compact Hyper-Insulated Prototype, è una casa di 750 metri quadrati che in un’unica soluzione propone il perfetto incontro tra tecnologia ed eco-sostenibilità: pareti termo-isolanti, illuminazione a led e 45 pannelli solari che la rendono energeticamente indipendente. A questo si aggiungano un puntiglioso studio degli spazi, progettati per essere intercambiabili e sfruttabili in ogni loro parte, e un computer centrale che permette, da un’unica postazione, di controllare tutti i dispositivi presenti – quindi regolare temperatura, luci, riscaldamento. Per realizzare il prototipo sono stati investite le energie di oltre 100 studenti e un milione di dollari, ma realizzarla a progetti già predisposti costerebbe 300.000 dollari, materiali e lavoro di costruzione inclusi. Per i più curiosi, la casa sarà aperta al pubblico gratuitamente a maggio.
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