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18 Maggio 2018
Il giardino botanico Hanbury
di Francesco Taverna


Il giardino botanico HanburyIl giardino Botanico Hanbury, situato in una incantevole zona della riviera di Ponente, tra Ventimiglia e la frontiera francese, è uno dei più importanti e conosciuti giardini botanici d’Europa. Immerso nel verde della macchia mediterranea, la villa e i 18 ettari di terreno che la circondano sono rimasti incontaminati.

Il merito di aver preservato l’ambiente e realizzato il giardino botanico è di un nobile inglese, Sir Thomas Hanbury, che nel 1867 scopri l’incantevole località della Mortola, paradiso ancora incontaminato, e decise di farne la sua dimora. Acquistò la Villa già di proprietà dei Marchesi Orengo, il terreno circostante, e vi si stabilì.

Grazie ai suoi commerci internazionali e alle sue conoscenze in tutto il mondo, Sir Thomas Hanbury ebbe il modo di ricevere bulbi, semi e piantine dai diversi ambienti geografici che, grazie alle particolari condizioni climatiche della piacevolissima baia della Mortola, trasformarono il giardino in un vero e proprio parco di acclimatazione di speci non indigene.

Pur avendo cura di conservare la macchia mediterranea e le coltivazioni locali, furono infatti messe a dimora piante importate dai cinque continenti. Il vasto e continuo lavoro di allestimento e manutenzione offrì alla popolazione intemelia una possibilità aggiuntiva di impiego lavorativo ed anche di studio e sperimentazione di allevamento e metodologie agricole. A dirigere il giardino fu chiamato un famoso botanico tedesco, esperto in materia ed in modo specifico nella coltivazione delle palme, certo Ludovico Winter, al quale si deve il maestoso allestimento. Fu tuttavia Alwin Berger a dare fama internazionale ai giardini, pubblicando un grandioso catalogo  di piante tropicali e subtropicali, tutte censite nei giardini della Mortola.

Alla morte di Tomas Hanbury i lavori furono proseguiti dal figlio Cecil e dalla di lui moglie Dorothy. Successivamente e per molti anni il giardino subi fasi alterne di cura e di abbandono finchè fu venduto al Governo italiano, che affidò la gestione all’Istituto Internazionale di Studi Liguri. Da alcuni decenni la gestione è curata dalla Università di Genova e la Sovraintendenza ai monumenti ha prestato particolare attenzione alla trasformazione della Villa in sede di convegni e manifestazioni culturali, spesso opera di una specifica Associazione degli Amici dei Giardini Hanbury.







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