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01 Dicembre 2024 Eicma 2024 di Francesco Pisani
| Roberta | Dici EICMA e pensi moto e belle ragazze. Un format che non delude mai.
Partiamo col dire che questo è stato l’anno dei ritorni in grande. Prima fra tutti la BMW che finalmente ha deciso partecipare nuovamente a questo evento unico nel panorama europeo, un punto di riferimento per la maggior parte delle case produttrici di moto e scooter.
In questo evento si concentrano sempre diverse prime mondiali. Da Piaggio a Benelli per continuare con Honda e Yamaha. Ognuno di questi brand ha portato le proprie novità. Non mancava certo Ducati che ha schierato tutto il proprio arsenale di moto da corsa ivi compresa la campione del mondo di moto GP. Colpivano la nuova panigale v4 e la Diavel, ancora più tecniche e cattive.
Yamaha ha portato varie novità tra cui anche l’immortale tmax in versione 2025 che vede diverse revisioni dello stile e della tecnica. A nosto avviso sempre il riferimento per gli scooter sportivi.
Benelli sull’onda del successo che ormai la vede protagonista da anni, ha portato diverse novità tra cui la nuova trx. Una moto che ha saputo affermarsi per il rapporto tra qualità tecniche e prezzo e che non smette di raccogliere consensi anche commerciali.
Honda nel suo stand imponente, ha portato la nuova CBR ma soprattutto le versioni stradali delle gloriose moto da cora anni 90. Un mito delle 2 ruote e che continua a migliorarsi negli anni. Vedremo se il pubblico apprezzerà queste vintage.
Piaggio ha portato la immancabile Vespa e i suoi veicoli a 3 ruote oltre alla schiera di mezzi sempre tra i più venduti in Italia ed in Europa.
Una piccola nota proprio sui veicoli a 3 e 4 ruote. Anche Kimco ha portato un aggiornamento del proprio 3 ruote. E lo ha fatto anche la Yamaha.
Sempre più Cina con marchi come CF moto ma anche Segway, ormai convertita ai veicoli off road.
Meraviglioso lo stand Kawasaki con il suo verde a farla da padrone
Infine un focus sull’elettrico: da anni ormai i veicoli a batteria si stanno allargando. Spinti da leggi che solo in Europa vanno a mettere in difficoltà i produttori. Ebbene, al contrario degli ultimi 3 anni, in cui avevamo notato una rapida espansione di questi mezzi, nel 24 possiamo dire con grande piacere che, Cinesi a parte, i veicoli elettrici erano davvero una nicchia. In secondo piano rispetto a quelli termici che sono e rimangono i desideri di tutti. Speriamo che anche nel mondo delle 4 ruote possa verificarsi questa retromarcia non solo sperata ma anche logica e direi dovuta.
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