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03 Luglio 2018
Viaggio in Islanda
di Francesco Taverna


Viaggio in IslandaEmozioni uniche, paesaggi magici: l’Islanda è in grado di regalare l’incanto di una terra dai forti contrasti e dai colori irripetibili. Un viaggio da fare almeno una volta nella vita. L’Islanda è composta interamente da materiali vulcanici, scolpita dai ghiacci e ricca di vulcani, ha un aspetto lunare. Nel deserto dell’isola gli americani hanno addestrato gli astronauti che sono poi sbarcati sulla luna. In materia di vulcanismo l’Islanda vanta ben 30 vulcani attivi e la gamma dei più diversi fenomeni collegati ai vulcani: dai geyser alle solfatare, passando per sorgenti termali e fumarole.

Islanda significa ‘terra dei ghiacci’ ma il clima è sorprendente mite grazie all’azione benefica della corrente del Golfo. Il ghiacciaio Vatnajokull è lungo 135 chilometri e largo 100 ed è grande quanto tutti gli altri ghiacciai d’Europa messi insieme. Anche le cascate non scherzano. In Islanda l’acqua cade veramente ovunque: tanti sono i fiumi e corsi d’acqua che scendono dalle montagne coperte di ghiaccio. Regina di tutte le cascate è Gullfoss,  lunga 2,5 chilometri e profonda 70 metri. D’estate la cascata ha un flusso di 130 metri cubi al secondo e le gocce d’acqua polverizzate si alzano talmente tanto che sono visibili fino a qualche chilometro. Un’altra caratteristica dell’Islanda sono i geyser, veri vulcani che eruttano acqua calda e che sono presenti soltanto in altre due zone del mondo: Stati Uniti e Nuova Zelanda. Il più grande del Paese e anche il più famoso è Geysir, che significa ‘eruzione intermittente’, e ha più di ottomila anni.

L’Islanda è una terra relativamente giovane e soggetta a periodici sconvolgimenti a causa dell’attività vulcanica. Ha pochi alberi, ma ampie praterie, torbiere e aridi deserti. Le città, se si esclude Reykjavik, la capitale, sono tutte molto piccole, con case di legno molto colorate.

Per raggiungere l’Islanda in nave si deve obbligatoriamente viaggiare sulla ‘Norrona’ della Smiril Line ed è un’avventura. La nave parte dalla Danimarca, dopo un giorno di viaggio sbarca i passeggeri a Torshavn sulle isole Faroer, torna in continente a Bergen, dopo due giorni ricarica i passeggeri sbarcati alle Faroer ed il giorno successivo raggiunge la costa islandese a Sejdhisfjordhur. L’autostrada islandese si chiama Ring Road n.1 e per metà è sterrata. I ponti sui larghi fiumi sono a senso alternato e, se si esclude la strada che porta a Geysir e alla Laguna Blu, tutte le altre sono sprovviste di ponti e occorre guadare i fiumi dopo aver scandagliato con un bastone il fondo ed essere così certi di poter passare. Qui tutto è eccessivo. A giugno, durante il nostro viaggio, il sole tramontava verso mezzanotte e sorgeva dopo un’ora. Abbiamo guadato fiumi con l’acqua intorno ai 3 gradi e fatto il bagno in laghetti con temperatura a 36 gradi. A Vik il vento era talmente forte che ci permetteva di sporgerci in avanti anche fuori dal normale baricentro del corpo.

Avventurarsi nelle zone di nidificazione delle Sterne Artiche dà l’emozione e la sensazione del film ‘Uccelli’ di Hitchcock. In migliaia ti girano sopra e intorno avvicinandosi fino a pochi centimetri,i cercando in ogni modo di allontanarti dai piccoli. Nel supermercato di un piccolo villaggio abbiamo pagato una lattina da 66 cl di ottima birra locale 80 centesimi, mentre  una bottiglia di scadente Merlot ci è costata 13 euro.







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