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Cultura - FotografiaGian Maria Rosso

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12 Aprile 2020
Ma le nostre foto sono belle?
di Gian Maria Rosso



Ma le nostre foto sono belle?
domanisiparte
Ma le nostre foto sono belle?
 
Sicuramente SI. Per chi le scatta sì, per gli amici si e anche per tutti quelli a cui le spieghiamo e a tutti quelli che ci conoscono e sanno capire i nostri sentimenti.
Per definizione la foto deve da sola raccontare un’emozione, un’azione senza che ci sia qualcuno che ce la spieghi.
Ma noi siamo fotoamatori e qualche aiuto ci deve pur esser concesso!
Quando siamo delusi dal risultato delle nostre foto di viaggio è perché guardiamo troppo i video di National Geographis.
Spesso vogliamo mettere in competizione la nostra foto scattata in un viaggio di 15 giorni mentre abbiamo attraversato in gruppo il Perù, con quelle di un fotografo professionista che ha 1 mese per portare a casa 10 foto, se non solo una.
Quando siamo scoraggiati pensiamo a come abbiam scattato la nostra foto, quanto tempo abbiamo dedicato allo studio del soggetto e del paesaggio. Poi pensiamo a chi ci rapportiamo. E’ una sfida in cui noi saremo sempre dei perdenti.
Ma dove ci possiamo distinguere? Nel racconto.
Perché fotografiamo? Per raccontare un viaggio, per documentare qualcosa o qualcuno. Allora le nostre foto se raccolte in modo accurato, con una postproduzione corretta e omogenea, se nelle nostre foto non inseriamo elementi di disturbo, solo allora potremmo dire di avere fatto un buon lavoro.
A questo punto se 10 o al massimo 20 foto riusciranno a scatenare prima nei nostri amici (che diranno in ogni caso: BELLAAAAAA) poi in qualche gruppo fotografico di viaggi trovato sul Social Media delle buone recensione e in modo particolare dei commenti furbi e non il solito Like, allora potremmo essere contenti del nostro lavoro.
In questo periodo, su YouTube sto seguendo i video dei grandi fotografi naturalistici, e ogni volta mi pende lo sconforto, Guardo le loro foto, guardo le mie, e poi penso di non avere capito nulla. Ma se poi guardo con attenzione come le hanno fatte, quanto tempo hanno passato per scattare quella singola foto, allora capisco perché le loro sono migliori.
Se guardate questo video su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=QcVRe9X5Prs e quelli che seguono capirete che per scattare una foto David Yarrow è tornato più volte sul luogo, ha messo in pericolo la propria Nikon Professionale e poi ci ha riso sopra. Noi non potremmo mai fare altrettanto! (Specialmente posare una D810 in mezzo alle zampe di un branco di elefanti)
Così, dopo averlo visto più volte mi sono ripreso. Ma mi sono anche ripromesso la prossima volta che andrò in Africa in un parco, di spendere almeno 3 giorni per fotografe in un singolo posto gli animali. Non attraversare tutto il parco in un giorno solo scattando a tutti gli animali che vedo anche a chilometri di distanza. Dovrò fermarmi anche di notte (anche se spenderò di più) ma solo così probabilmente anch’io potrò stampare una foto in grande formato di ottima qualità.
Quindi. Le nostre foto sono buone, in rapporto al tempo che dedichiamo allo scatto. Sono ottime per farci ricordare i momenti belli del nostro viaggio, e sono stupende perché le abbiamo fatte in quel momento. Un momento che non tornerà più, ma che abbiamo vissuto e se ci siamo impegnati il risultato chi le guarda lo potrà vedere.
 
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