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Cultura - FotografiaGian Maria Rosso

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22 Ottobre 2020
Si fotografa ciò che si è?
di Gian Maria Rosso



Si fotografa ciò che si è?
Giulia al Wshop Rimini 2020

Si fotografa ciò che si è?

 

Non penso, anzi ne sono sicuro. Da anni io e Alessandra siamo fotografi di viaggio. Cioè abbiamo l'ispirazione solo in viaggio. Qui da rilassati riprendiamo quello per cui siamo andati a vedere, cioè abbiamo scelto una meta che ci interessava e lì scattiamo.

Con il corso fotografico di 1 anno fa abbiamo capito che bisogna sempre migliorare e cambiare genere ogni tanto. Un po per non essere noiosi, un pò per allenarsi.

Cosi io quando posso faccio anche ritratti, un po con la scusa che mi alleno per quando tornerò in India e sarò pronto e veloce a scattare ottimi e stupefacenti ritratti. Ma ad essere sinceri mi diverte e mi da soddisfazione quando faccio un buono scatto, e di più quando nello sviluppo mi lacio portare verso delle "color" un po surreali, che fanno sognare.

Cosi all'ultimo workshop di iofotografo a Rimini, nonostante fossi come tutor e anche Staff incaricato ai video di backstage qualcosa mi è scappato. La scusa e che avevo portato il 70-200 f4 e dovevo provarlo al buio con la modella. Giulia.

Come i più incalliti pescatori sono molto bravo a trovare una giustificazione a tutto quello che faccio. In realtà provare un ritratto è sempre un'emozione.

Lo scatto è fatto a 200mm iso 2500 f 5.0 La color con un preset modificato (non molto) e il ritaglio al 30% in quanto dal fondo dell'aula non potevo non evitare teste e fotocamere. Ringrazio anche Gianluca Moretto, che oltre alla lezione teorica pratica ha posizionato le 3 luci in modo esemplare. https://www.morettogianluca.com/

info@domanisiparte.it








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