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Cultura - LibriStefania Castella

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03 Febbraio 2015
Cinzia Giorgio. Storia Erotica D'Italia, l'intervista alla scrittrice
di Stefania Castella



Cinzia Giorgio. Storia Erotica D'Italia,  l'intervista alla scrittrice
Casanova seduttore
per antonomasia

Chiedo la possibilità di farle qualche domanda e mi aspetto un tono serioso da insegnante universitaria. Invece l’intervista concessami dall’autrice del libro “Storia erotica d’Italia” (Newton Compton) rassomiglia più ad una conversazione tra amiche. Mille impegni da conciliare, tra studio, ricerche, insegnamento. Un curriculum, come mi preme di sottolineare, imbarazzante: due lauree una in Lettere Moderne, una in Lingue Orientali, scrittrice, sceneggiatrice, direttrice della Scuola Romana di Scrittura e coordinatrice di salotti letterari dell’associazione di Studi Umanistici Leusso di Roma, Cinzia Giorgio, classe ’75, nonostante gli studi classici (una tesi in Storia del Rinascimento) è una donna più moderna che mai.

 

Parliamo del libro che ripercorre la storia d’Italia, i suoi protagonisti, sotto una luce che accende luoghi e lati mai inquadrati prima. Che l’unità d’Italia passasse per lotta e sangue, sudore e coraggio ma anche per immacolate lenzuola e seduzioni di négligé, difficile pensarlo, abituati ad un solo ed unico aspetto dei personaggi racchiusi nei libri di scuola. In un momento storico in cui il macho italiano pare essere un po’ in declino, probabilmente minato dalla conquistata consapevolezza femminile (un po’ in ritardo rispetto a quella delle colleghe europee e per questo più forte) che, detto in soldoni ha prodotto come risultato la fine dell’abbindolamento da sguardo seduttivo-maschio-latino, pare resistere impenitente fuori dai confini del bel paese. In pratica data la sudata conquista dell’agognata parità (quasi), le italiane sembrano meno avvezze a lasciarsi tentare dai maschi latini a differenza del mondo europeo. Eppure il passato ha avuto grandi e appassionati latin lover spesso inaspettati. Partiamo da questo e chiedo conferma alla scrittrice.

 

Funziona ancora il mito del “macho” oltre i confini o è solo uno stereotipo?

 

“No tutt’altro è solo cambiato il nostro punto di vista e sono mutate le condizioni sociali. Oggi la donna italiana è molto più esigente anche in virtù del retaggio passato. In declino è invece il cliché dell’italiana tutta dedita alla famiglia e alla casa. La donna sa fare più cose alla volta: si occupa della casa e dei figli o del proprio partner. Questo essere “multitasking” , a lungo andare, potrebbe dare fastidio. Non è raro, devo dire però, che spesso sono proprio le donne le peggiori nemiche delle donne”

 

Un momento un po’ in discesa per il maschio latino. Ma chi sono oggi i veri seduttori? lo chiedo perché vedo molti tronisti intorno e poca sostanza

 

“Anche i più grandi potenti della storia hanno avuto il loro tallone d’Achille nell'amore. Non è così? Secondo me sì. Non è cambiato nulla aggiungerei “per fortuna”. Il vero seduttore? Oggi a mio avviso è l’uomo che ispira protezione, che dà certezze, che sa capire. Ma lo stesso vale per le donne. Anche gli uomini ora esigono la loro parte di tenerezza”.

Tenerezze a parte, seduttori e seduttrici hanno realmente fatto la storia d’Italia che la scrittrice ripercorre a partire dai romani che impararono dai più liberi etruschi a venerare certi aspetti meno considerati. I primi veri “machi”, i Gladiatori, si immagina mietessero vittime tra il pubblico femminile, più di quello delle battaglie. Che dire poi, di seri ed inaspettati personaggi come Machiavelli, storico pensatore dal numero incredibile di amanti; di Paganini, violinista, compositore, col debole per le promesse mancate. Aspetti che nessuno aveva mai sottolineato, tranne che per personaggi come Casanova seduttore per antonomasia.

 

Seduttori inaspettati come Lorenzo il Magnifico o Giulio Cesare

 

“Di Lorenzo il Magnifico si sa quasi tutto della sua vita pubblica ma sono meno note le sue vicende sentimentali. All'epoca chiaramente si sapeva eccome quale vita conducesse ma oggi ne è arrivata l’eco. Gli studiosi e gli appassionati ne sono ben al corrente, ma non se ne parla nei manuali”.

 

Come delle donne, la più bella di un’intera epoca che si “immolò” per giusta causa, e la giusta causa era niente meno che l’indipendenza d’Italia. La seduttrice conosciuta come Contessa di Castiglione, Virginia Oldoini, la quale, sposatasi giovanissima, ebbe un gran numero di amanti e tra questi, su richiesta dell’acquisito cugino Cavour, si ritrovò amante di Napoleone terzo (colui che doveva perorare la giusta causa). A quanto pare l’unità d’Italia passava per le lenzuola e la verde camicia da notte della bellissima giovane.

 

E Casanova?

 

“La sua eredità c’è eccome, sussiste soprattutto all'estero ma esiste. Gli eredi del grande seduttore veneziano godono di ottima salute. Per fortuna”

 

Un libro audace inconsueto da leggere tutto d’un fiato, frutto di un lungo accurato certosino studio. Una serie di aneddoti e curiosità che non stancano e che rappresentano una parte di quella meraviglia che fu la storia del nostro bel paese, da un altro punto di vista, sicuramente più umano, come la nostra scrittrice, moderna appassionata wonder woman, più umana che mai.








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