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Cultura - SocietàStefania Castella

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11 Marzo 2021
Fabrizio Corona torna in carcere tra rabbia dolore e sconforto
di Stefania Castella



Fabrizio Corona torna in carcere tra rabbia dolore e sconforto
Fabrizio Corona

 Deve tornare in carcere Fabrizio Corona. Questa la decisione del tribunale di Sorveglianza di Milano che ha revocato il differimento pena in detenzione domiciliare provocando nell’ex agente fotografico la reazione che tutto il mondo web ha sotto gli occhi da ore. Il volto sporco di sangue, parole dure contro i magistrati in particolare il presidente del collegio della Sorveglianza Marina Corti e il sostituto pg. Antonio Lamanna. Nel video Corona urla contro i due mentre la telecamera indugia sul suo viso devastato dalla rabbia e sulle numerose chiazze di sangue intorno. “ Appena gliel’ho comunicato si è ferito ai polsi” ha spiegato il suo avvocato Ivano Chiesa a chi chiedeva della reazione di Corona.

 

 

E’ passata poco più di una settimana dall’ultima udienza nella quale Corona chiedeva ai giudici clemenza e perdono: «Sono un essere umano, non un criminale. Durante la notte ho i flashback come i reduci del Vietnam» confessava sperando di non tornare “all’inferno” ovvero in carcere. A nulla però è servito l’appello e la motivazione della decisione pare essere legata alle ospitate in televisione, le uscite senza permesso, l’attività social che Corona aveva continuato ad avere e che gli avevano procurato più denunce per diffamazione e minacce. Lo stesso giudice Marina Corti, che presiedeva il collegio della Sorveglianza, aveva già proposto la revoca del differimento pena che gli era stato concesso a dicembre 2019 per "patologia psichiatrica". L’ex fotografo non ha comunque esitato ad urlare la sua verità ribadendo di essere parte della: «più grande ingiustizia in Europa. Sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie» riferendosi a Corti e Lamanna. Un video straziante quello che nelle stories i suoi fans hanno potuto vedere, con la disperazione della madre che piangendo teneva suo figlio stretto e tra i singhiozzi ripeteva di aver perso la dignità, e che non gli venissero messe le manette, mentre Corona urlava chiedendo il suo cellulare agli uomini in divisa che in quei momenti drammatici lo portavano via. Un momento difficile che molti sui social hanno commentato ritenendo tutto questo un grande accanimento del quale cercano faticosamente di capire il senso.








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