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Cultura - SocietàStefania Castella

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12 Dicembre 2021
Le colline Alfieri in paniere. A San Damiano D’Asti con il vice presidente della regione Piemonte
di Stefania Castella



Le colline Alfieri in paniere. A San Damiano D’Asti con il vice presidente della regione Piemonte
Raspelli Beruschi Buonaccorso Convertini

 Lunedì 13 dicembre a San Damiano d'Asti, si conclude con una cena evento il progetto “Le colline Alfieri in paniere.” 

L'iniziativa, promossa dall'Enoteca Regionale, ha passato in rassegna, pubblicizzato e commercializzato, le leccornie del territorio- Dopo la sua puntata in tv con "L'Italia che mi piace...In viaggio con Edoardo Raspelli" il giornalista conduce la serata

 

Si terrà lunedì 13 dicembre alle 19 a San Damiano d'Asti, al Foro Boario (in piazza 1275), la cena-evento conclusiva del progetto "Le Colline Alfieri in paniere" che vedrà la partecipazione del giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli in veste di conduttore della serata. Al suo fianco la "Miss Senza Trucco" e fotomodella Francesca Buonaccorso. Saranno intervistati alcuni dei produttori aderenti al progetto:

- Ivan Franco di Cascina Margherita

- Cesare Carlevero di PonteBallerine

- Lucia Canta dell'Associazione di tutela del cappone di San Damiano d'Asti

- Alessandra Bodda di Tenuta La Pergola

Tra gli ospiti ci saranno tra gli altri

-il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso

l'assessore regionale (con deleghe a trasporti, infrastrutture, opere pubbliche, difesa del suolo, protezione civile, personale ed organizzazione) Marco Gabusi.

Il Senatore Marco Perosino

Il Presidente della Provincia Paolo Lanfranco

Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco

Il Presidente del Consorzio Barbera d''Asti e Vini del Monferrato Filippo Mobrìci

Il Direttore della ATL (l' Azienda Turistica) di Langhe Monferrato Roero Mauro Carbone

La realizzazione del progetto "Le Colline Alfieri in paniere" ha costituito un momento importante per l'Enoteca Regionale Colline Alfieri nel suo programma di valorizzazione delle diverse filiere agricole delle Colline Alfieri. Un territorio ancora poco conosciuto ma ricco di risorse e di "biodiversità agricola" che affiancano l'eccellenza enologica del Terre Alfieri DOCG: dal miele alle conserve, dallo zafferano al Cappone di San Damiano, gli ortaggi, la frutta ed altro ancora.

In questo progetto il critico gastronomico Edoardo Raspelli è già stato coinvolto con il suo format televisivo "L'Italia che mi piace...in viaggio con Raspelli" che nel mese di ottobre ha registrato un'intera puntata sul territorio e sulle sue ricchezze gastronomiche andata poi in onda su reti nazionali ed emittenti locali.

La serata conviviale sarà anche l'occasione per un saluto da parte del consiglio di amministrazione dell'Enoteca Regionale Colline Alfieri (presieduta da Renzo Peletto) che concluderà il suo incarico a fine 2021.

Il progetto "Le Colline Alfieri in Paniere" (Cup J74I19000820009) è stato finanziato dalla Regione Piemonte nell'ambito del PSR 2014-2020 sottomisura 14.4 annualità 2019.

I PRODUTTORI SI RACCONTANO:

 

 

Nato nel 1984 a Torino, da sempre appassionato di scienza e natura, dopo la laurea magistrale in biologia dell'ambiente è passato dallo studio di botanica e zoologia al lavoro in agricoltura e zootecnia. Fonda l'azienda agricola nel 2014 con l'obiettivo di recuperare la storica coltivazione dello zafferano nel Monferrato. È interessato a tutto ciò che è in via di estinzione: dallo zafferano alla gallina bionda di Villanova, dai pomodori antichi alla pecora delle Langhe. Con quest'ultima passione ha intrapreso la produzione di tome, robiole e pecorini tipici.

 

Per la Cascina Margherita: Ivan Franco

 

Nato nel 1961 in una famiglia contadina, il padre prima, poi il fratello di ben 23 anni più grande, gli hanno trasmesso la passione per le api e il loro meraviglioso mondo. Ha provato diversi mestieri, dal meccanico al macellaio, ma alla fine la vecchia passione lo ha riscattato e all'allevamento delle api è tornato. Come ama spesso dire: "Non riesce a stare senza". Gira primavere, estati e autunni con il suo camion a spostare alveari per cercare le fioriture e produrre i migliori mieli del territorio. Ora con la figlia Sabrina e il figlio Paolo conduce l'Az. Agr. Ponteballerine.

Lui è Cesare Carlevero

1961: in frazione Verneglio, in San Damiano d'Asti, la sua famiglia si è da sempre dedicata all'agricoltura, in particolare alla coltivazione della vite, all'allevamento di bovini e avicoli. Per continuare la tradizione della famiglia lei ha deciso di impegnarsi nell'azienda e di ampliare in particolare l'allevamento dei capponi. Dal 2010 è Presidente dell'associazione di tutela del cappone di San Damiano d'Asti:

Lucia Canta

La tradizione dell'allevamento del Cappone di San Damiano d'Asti, ha ormai oltre 70 anni: nel Comune si è sempre tenuta una fiera intorno alla metà di Dicembre dove gli agricoltori presentavano i loro capponi, da portare in tavola durante le feste natalizie.

Per la preparazione dei capponi a San Damiano si utilizzano razze locali ed in particolare la bionda piemontese, la Rossa di Villanova. Le metodiche di allevamento del cappone e di capponatura sono queste: i pulcini quando hanno raggiunto il peso di ca. 500gr vengono capponati, vengono perciò privati dei testicoli con una operazione effettuata da un veterinario. Da circa 5 anni la capponatura non comprende più il taglio della cresta e dei bargigli ( caratteri sessuali secondari). Il disciplinare dell'associazione prevede che i capponi vengono allevati liberi all'aperto, nei cortili o nelle zone limitrofe all'azienda agricola; vengono alimentati con prodotti aziendali, per la maggioranza mais. Un buon cappone deve essere chiaro, con testa piccola; il peso dei nostri capponi oscilla dai 2 ai 3 e talvolta 3.5 kg.

Nata il 21 marzo 1964 a Torino, nipote del nonno Tony che ha dato inizio all'azienda di famiglia. A Torino segue tutte le scuole, dall'asilo alle superiori, dove ottiene il diploma da ragioniera. Dal supermercato di famiglia alla tabaccheria, stufa del tran tran della grande città, nel 1992 torna alle origini e si trasferisce a Cisterna d'Asti determinata a portare avanti l'azienda di famiglia, che negli anni il suo papà aveva ingrandito acquistando terreni. 1992 è anche l'anno in cui il nome dell'azienda cambia ,anche con la costruzione del pergolato vitato che si estende per 500m sulla collina , ora set di fantastici selfie dei clienti che non mancano di immortalare! Nel 2001 l'azienda si allarga e si trasferisce e, a seguito di molte vicessitudini, lei diventa la proprietaria, dando un'impronta femminile alla nuova struttura. La sua Tenuta non è solo vino, è anche accoglienza con mini alloggi per i turisti e degustazioni per gli enocuriosi. Degustazioni che vengono accompagnate da taglieri ricchi di delizie del territorio, tra cui anche le confetture e conserve realizzate con i prodotti dell'orto e del frutteto che il marito , Mario, e suo figlio Emanuele accudiscono e implementano ogni anno con nuove varietà!

 

Per l'ex azienda Bodda, oggi Tenuta la Pergola: ALESSANDRA BODDA.








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