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26 Maggio 2011 Google libri e e-book. Siamo ancora semplici lettori? di Alice de Carli Enrico
Quando il servizio "Google libri" era ancora in fase beta e i primi e-book facevano la loro timida comparsa, molti erano rimasti interdetti. Lo scetticismo dilagava a macchia d'olio e non furono in pochi a proclamarsi difensori a spada tratta del libro in quanto oggetto concreto che offre la possibilità di sfogliare materialmente le sue pagine e di percepirne l'odore.
Molti già sapranno che, per coloro che utilizzano il servizio Google Libri, sono facilmente reperibili online (o lo saranno presto) tutti i libri non più coperti da copyright. Non solo: oltre a questi, è disponibile l'anteprima di quelli non più in stampa o di quelli "freschi di stampa". A tale funzionalità di ricerca si accompagnano gli utili servizi di reperimento dei testi in negozi di acquisto telematico e di inserimento di indirizzi di biblioteche e librerie di zona che hanno disponibilità del titolo. Il problema che si è subito presentato per la diffusione di questo servizio era l'adesione di un numero più ampio di editori, scrittori e biblioteche decisi a muovere questo passo verso una vera e propria globalizzazione letteraria. Unica pecca sono le possibili violazioni delle leggi sul copyright vigenti nei diversi paesi. Il semplice utente, però, può usufruire dell'interessante possibilità di trovare, tramite ricerca nell'apposita barra, testi suddivisi per argomento o parole chiave o persino una specifica frase. Ancora diverso è il discorso legato agli e-book, i libri elettronici. Può presentarsi di diversi formati e offrire miriadi di funzionalità del tutto impensabili fino a una decina di anni fa. Oltre alla universale comodità di scaricare un nuovo titolo direttamente da casa con un clic e una carta di credito, a quella di potersi trascinare dietro, ovunque si decida di andare, un numero infinito di volumi in formato elettronico, ora si assiste alla costante introduzione sul mercato di un numero crescente di prodotti che permettono visualizzazioni e opzioni diverse. Si può ancora parlare di semplice lettore? La dimensione letteraria assume sempre più connotati bidimensionali, tanto che Amazon - uno dei maggiori portali di vendite online - ha già dichiarato che le vendite di e-book hanno superato quelle dei libri cartacei. Lo scarto è ancora minimo - 105 libri elettronici a fronte dei 100 tradizionali, ma indicativo di un trend che ha molta probabilità di svilupparsi. "Non ci aspettavamo potesse accadere così presto", ha detto l'amministratore delegato e fondatore di Amazon Jeff Bezos. Nell'era del web 2.0, il profilo del "semplice" lettore comincia lentamente a combaciare con quello dell'internauta mediamente esperto. Per il futuro, staremo a vedere.
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