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25 Giugno 2016
Ostinata - mente - crederci
di Stefania Castella



Ostinata - mente - crederci
credere sempre

Se solo non mi avessi messa da parte. Se solo non avessi avuto la sensazione di essere messa da parte. Se solo avessi avuto più forza, se solo fossi stata diversa. Se non avessi dovuto trascinare il peso di una realtà che scivolava via ogni giorno un po’. Nella ricerca di un abbraccio, anche solo di un braccio a cui tenersi per non perdere l’equilibrio, una mano a tenere la fronte mentre vomitavo via tutta la mia esistenza. Se se se…

 

Avessi avuto i soldi per un paio di occhiali decenti, adesso vedrei le cose meno opache. Niente poesia, solo la vita meno sfocata, pure per beccare il buco dell’ago e infilarci il cotone e rattoppare un pantaloncino, uno di quelli che non ti vanno bene più. Se avessi avuto più possibilità, te ne avrei comprato un altro, che non si sarebbe fatto il buchetto, che questo cotone cede e… E no, è solo che sei cresciuta all'improvviso niente ti sta più bene addosso, tutto cede. Un mercatino più vicino, invece che intorno il vuoto cosmico, un’amica che ti passa le cosette della sua bimba, quelle che non le vanno più, avercela un’amica. Chi se ne frega dei buchetti, tanto ci saremmo fatte due risate insieme e chi ci avrebbe pensato più. Che con le amiche i buchi non li vedi, né quelli dentro i pantaloni, né quelli della vita.

 

Se non te ne fossi andato, adesso non avrei così paura, se fossi stata un’altra, magari più carina, o più intelligente, o più un’altra e basta, forse non te ne saresti andato. Se avessi trovato uno straccio di lavoro, forse adesso avremmo un’altra vita. Se avessimo avuto un’altra vita non ci saremmo addormentati schiena contro schiena, buttandoci alle spalle la giornata senza trovare più neanche il becco di un sospiro, un desiderio, un sogno, una parola, qualcosa da riuscire a condividere. Senza nessun buon giorno o buona notte. Invece che diventare una grossa inutile disfatta. Che non a tutti quelli senza soldi, gli si snellisce bene la figura, la maggior parte mica ha i soldi per le verdurine e fateci caso, di solito tanti poveri cristi sono tutti belli paciocconi, e mica penseresti che se la passan proprio male.

 

Sai quanto può costare un sacchetto di patate… Vuoi mettere con quelle robe strane e senza calorie, quelle col cavolo che ce la fai a comprarle, se non vuoi fare solo lo spuntino. E allora un po’ ti allarghi e poi ti odi, e cacci tutto quanto via, e ricominci, e poi ti ri-odi, e ri-mangi e ti ri-allarghi, e non vorresti continuare, solo aprire lentamente una finestra e come il gesto più normale al mondo, scavalcare e librarti nell’aria. Lontano a volteggiare sulle brutture della vita, la vita che volevi meritarti, i sogni piccoli che hai smesso di sognare.

 

Ostinati tempi di ostinata crisi, di buio all'improvviso, la mente fantastica, chiedi che non ti abbandoni, che ritrovi la forza di tornare a riprovare, di credere e tentare, restare a galla, sperare senza disperare. Chiudere quella finestra, o solo un po’ socchiuderla per lasciar passare aria e non la vita intera. Tornerà, come ogni cosa torna, anche lui ritornerà. Lo sceglierai, ti sceglierà. Tornerà quando avrai smesso di aspettare, ti sembrerà di aver dormito tutto il tempo, avrai cercato nel frattempo qualcosa di più grande, qualcosa che riguarda te, la forza che aspettavi che non dipenderà mai più da nessun altro. E forse anche per questo l’aria passerà da tutti gli angolini, non cercherai più nessun varco, nessun abisso in cui saltare in fondo.

 

Ci sarai soltanto tu, e l’amore che hai tenuto dentro, infila l’ago dai, che se tieni chiuso un occhio ti riesce meglio, guarda non si vede mica, sembra nuovo nuovo proprio come prima.








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