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28 Marzo 2012 Vacanze di Pasqua? A casa di Gaia Massano
Secondo i dati raccolti dall'Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (Adoc), il 71% degli italiani rimarrà a casa durante le vacanze di Pasqua. Non una scelta felice, ma quanto mai necessaria per cercare di far fronte ai costi in aumento che incidono sempre di più sulle spese e la vita quotidiana. "A pesare sono il caro carburanti e i rincari per servizi e ristorazione", spiega Carlo Pileri, presidente dell’Adoc. "La crisi ha messo in ginocchio le famiglie, basti pensare che tra i partenti ben il 56% starà fuori solo una notte, mentre il 26% farà solo una gita di un giorno, soprattutto a Pasquetta, quando a muoversi sarà il 41% degli italiani. Solo il 4% dei partenti, invece, potrà permettersi di dormire fuori tre notti". Con l'aumento dei prezzi, diminuisce infatti di pari passo l'ammontare che gli italiani sono disposti a investire per svago e viaggi fuori porta: il 36% di coloro che partono prevede una spesa inferiore ai 200 euro e solo il 19% delle persone sembra essere pronta a spenderne più di 400. Predilette rimangono sempre le località nazionali (62%), che tuttavia sembrano perdere parte del proprio fascino rispetto alle mete estere per le quali si trovano offerte particolarmente economiche. Per i consumi e l’offerta ristorativa, i dati confermano la tendenza al risparmio, con una crescita del 7% per gli italiani che optano per un pranzo "al sacco" e un calo del 10% per i ristoranti.
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