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22 Novembre 2014
Diamoci un taglio
di Stefania Castella



Diamoci un taglio
una scena de L'avvocato del diavolo

Tagliare, quante volte ce lo siamo dette. Diamoci un taglio, più facile a dirsi che a farsi. Diciamoci la verità, il taglio di capelli, per una donna, è una miriade di sfaccettature, in mezzo ad una miriade di alternative possibilità. Se per l’uomo, è lungo, o corto, per la donna è lungo, corto, medio scalato, sfilato. Persino il bob, o carré, il taglio classico a caschetto ritornato prepotentemente di moda, si è adattato, per le indecise che non riescono a rinunciare alle lunghezze sulle spalle ed è diventato lob, un long bob non troppo lungo, non troppo corto, femminile quanto basta. Tagliare, in fondo lo sappiamo tutte, non è solo questione di centimetri di chiome da rivitalizzare. In commercio ormai ci sono prodotti, dai sintetici, ai naturali (questi i preferiti da tutte) che permettono di tenere in vita e in lunghezza anche le chiome più stressate e distrutte dai trattamenti più potenti. Arrivare al taglio quindi, vuol dire decidere di tracciare definitivamente una linea di confine tra un prima e un dopo.

Tagliare non è tanto questione da coiffeur, quanto da psicologi.

Le donne lo sanno, sanno che non è tanto quello che va, quanto come sta. Si osservano le tendenze, e si studia il modo migliore di adattarle al proprio viso, al proprio stile. Se la chioma lunga è quella che più rappresenta, nell'immaginario di ambo i sessi, la femminilità, l’identità più profonda e radicata della donna, a volte, un taglio è un bisogno di forza e grinta che può servire a dare carica a una lunghezza talvolta banale.

Gli stylist hanno utilizzato recentemente, un corto molto deciso, ma femminile, che pare abbia contagiato molte vip. La bellissima Charlize Theron, d’oro incensata in uno spot, viso pienamente rappresentativo del genere, l’ha portato e lo porta fiera: corto, ondulato biondo oro, iperfemminile. La bella Jennifer Lawrence sfoggia chiome dal taglio maschile, fintamente disordinate, naturali morbide. Della bella attrice Shailene Woodley, si dice, abbia pianto, quando per copione (il sequel di Divergent) ha dovuto tagliare la chioma. Oggi sfoggia un corto cui pare perfettamente adattata, anche i vip piangono. Che dire del corto aulico, elegante (quasi misogino) dell’attrice Tilda Swinton, dimostrazione che un taglio fatto in un certo modo (in questo caso essenziale) si sposi perfettamente col viso, tanto da non poter immaginare altro. Una cosa comune per i tagli corti visti in passerella, è una curiosa tendenza ad un must degli anni ottanta, il ciuffo. Un po’ punk, un po’ rockabilly, alto, ricorda quelle cotonature super laccate arrivate poi quasi fino agli anni novanta. Il ciuffo, lungo soprattutto come vero passepartout, con l’uso di prodotti che lisciano, lucidano, o addirittura quasi incollano, può mostrare la miriade di declinazioni, anche di un semplice taglio, corto. Per finire, come non citare l’esortazione al taglio, di un mefistofelico Al Pacino/Satana/John Milton, ad una bellissima Charlize Theron/Mary Ann, come dire abbastanza convincente: “Le spalle di una donna, sono gli avamposti della sua mistica. Il suo collo se è vivo, ha tutto il mistero di una città di confine, di una terra di nessuno”, se proprio neanche questo basta a farci dare un taglio, tirate su un bello chignon, gli avamposti della vostra mistica, appariranno comunque e, sicuramente, non vi verrà da piangere sul taglio mancato…








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