 | make up base | Partire dalla base, è il consiglio di ogni make up artist. Partire da una buona base, è la regola che ci semplifica la vita, soprattutto quando il tempo è poco. Una buona base significa non dover ritoccare, non avere fastidiose migrazioni di colore, sentirsi a posto a lungo. Se la superficie della pelle non è perfettamente omogenea, se ci sono rughe e pori dilatati, un primer è indispensabile per levigare. Quasi tutti i primer infatti contengono principi attivi che, permettono al colore successivo, di fare presa, evitando sbavature, e soprattutto, riempiendo i micro solchi, danno un aspetto liscio, praticamente all'istante. I passaggi idratante, primer, fondotinta cipria, talvolta sono comunque un po’ lunghi, e utilizzare un prodotto unico aiuta a tagliare la metà del tempo.
Le nuove BB cream, e dopo di loro le CC, semplificano molto il tutto.
Le BB, letteralmente BlemishBalm, come si intende dalla parola, sono sostanzialmente creme, nutrienti e colorate. Fungono da idratante e fondotinta insieme. Nate dalle mani di un dermatologo tedesco inizialmente allo scopo di coprire piccole cicatrici da laser, si sono diffuse in Corea, e solo successivamente, con formule studiate per adattarsi a pelli più occidentali, si sono imposte prepotentemente anche da noi. L’effetto naturale da passeggiata all'aria aperta, con una copertura non troppo invadente.
Circa un anno dopo la loro diffusione sono arrivate le CC, le Color Control Cream, che promettono incarnati più omogenei, a differenza delle prime soprattutto idratanti, le CC contengono più pigmenti colorati, propongono effetti di fusione maggiore, e maggiore luminosità. Senza stratificare quindi, si può ottenere comunque grandi risultati. Ricordate che, anche i professionisti, qualunque base usino, non utilizzano mai troppo prodotto. Non crediate che abbondare sia sempre l’ideale, anche in questo caso less is more, meno è molto, e difatti i make up artist, utilizzano il prodotto dosandolo a piccoli tocchi (che siano polpastrelli pennelli o spugnette) dove maggiore è la discromia, "tirando" bene, per ottenere effetti quasi di trasparenza. Questo si ottiene più facilmente quando il colore è simile all'incarnato, perché ricordate che, non è con un fondotinta, che sembrerete più abbronzate, o più scure in generale. A quello ci pensano fard e terre. Un buon fondotinta, è un colore che non si vede, è un seconda pelle. Per trovare il tono, provatelo il più vicino possibile al viso, magari sul collo, per evitare brutti stacchi. E se una volta si sentiva una sensazione di copertura, come di oppressione, le nuove formule sono ormai quasi tutte ultraleggere e non solo fanno belle, ma quasi fanno bene. Oltre ad idratare, proteggono dai raggi UV, e in questa stagione fredda aiutano la pelle a proteggersi dagli sbalzi termici. In alcuni casi sono anti age, con acido ialuronico, e principi attivi ristrutturanti.
Insomma come si dice senza le basi non si raggiungono le altezze, e in questo caso, con facili basi così tecnologicamente perfette, mirare molto in alto si può.
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