 | la caduta dei capelli alcune volte fisiologica |
Cento colpi di spazzola prima di dormire, lo fai, poi magari stai lì a controllare quanti capelli ci sono rimasti attaccati.
Controllo cuscino, per tenere sott'occhio la perdita dei capelli, si suggerisce di osservare il guanciale al mattino; ho smesso di dormirci, per evitare l’ansia.
La caduta dei capelli, certe volte può essere una questione momentanea, dipendere da infiniti fattori, in ogni caso è un trauma, per le donne di più. Le cause maggiori: stress, traumi continui o tinture troppo aggressive, phon troppo caldi e la trazione perpetua di spazzole abbinate a piastre, che indeboliscono i fusti creando un generale aspetto deteriorato. Agire su più fronti è la via migliore. Considerando che ognuna dovrebbe individuare la propria problematica, magari un periodo di stress e affaticamento prolungato, di alimentazione più disordinata. Alcune fasi nella vita della donna poi, sono strettamente correlate al problema, accentuandolo notevolmente. Durante la gravidanza e l'allattamento ad esempio, i cambiamenti ormonali agiscono sia sulla caduta, che sull'aspetto generale della capigliatura. In ogni mutazione ormonale, in generale, anche nella menopausa, c’è uno scompenso che si riversa su tutto l’organismo, e quindi di conseguenza anche sull'aspetto delle chiome, o perlomeno, nella migliore delle ipotesi, sulla visione che ne abbiamo in quel momento. Consideriamo che i capelli hanno una vita media variabile da persona a persona. In una donna possono arrivare fino a 7 anni (il doppio che negli uomini) e nella loro vita attraversano tre fasi, la prima di Anagen, è quella in cui il capello cresce con la moltiplicazione delle cellule del bulbo. In questa fase il capello può allungarsi fino ad un metro (un centimetro al mese). La seconda fase detta Catagen, è quella della stasi, si ferma la crescita e il bulbo inizia a salire verso il cuoio, dura 2 o 3 settimane. La terza fase detta Telogen, arriva quando il capello cade per far posto ad un altro capello, dopo un riposo di circa tre settimane. Questo non avviene per tutta la capigliatura, quindi avremo varie fasi insieme, zone di caduta maggiore, e zone di ricrescita. Mediamente perdiamo circa 100 capelli al giorno, tranne che, nei cambi di stagione, in cui la caduta aumenta. A causa dei già detti cambiamenti ormonali, possiamo attraversare periodi in cui le nostre chiome possono essere quindi, più o meno diradate. Nei nove mesi di gravidanza ad esempio, l'incremento di estrogeni e gonadotropine migliora di gran lunga lo spessore e apparentemente anche la crescita sembra aumentare, i capelli restano più a lungo nella fase di anagen. Al termine della gravidanza il livello di estrogeni cala e tre mesi circa dopo, ad effetto sparito del tutto, accade che si perdano velocemente i capelli che normalmente avremmo perso gradualmente nei nove mesi. Succede a qualcuna più lentamente a qualche altra in modo più repentino, il processo è fisiologico, terminerà da solo. Non è quindi tanto una questione, come spesso si crede, derivante dall'allattamento, quanto uno stress aggiuntivo in una fase di per sé già stancante per tutto l’organismo. Se si eccettuano patologie come l'alopecia, o la calvizie precoce, per cui comunque si tentano a livello medico molteplici rimedi, molto si può fare su più fronti quando i problemi riguardano mancanze di alcuni componenti fondamentali. Essenziale, curare l'alimentazione.
I capelli sono peli, cioè annessi cutanei cheratinizzati (la cheratina è una proteina), nascono dalla cute e traggono da questa nutrimento, da questa si avviano alla crescita e degenerazione. Anche i capelli dipendono strettamente, dal nostro stato di salute. I nutrienti di cui hanno bisogno:
Amminoacidi solforati: (cistina e metionina) mattoni per la sintesi della cheratina, sono nelle proteine, e nei cereali.
Vitamine: del complesso B e C. Il noto acido Pantotenico (B5) la piridossina (B6) tutti presenti in prodotti vegetali e animali. Biotina (vitamina H) e niacina (vitamina PP) presenti in carne e uova. La vitamina C, che promuove la sintesi di molte proteine strutturali; la sua carenza genera traumi per tutti gli annessi cutanei, è presente soprattutto in peperoncino e prezzemolo oltre che negli agrumi. In generale qualunque carenza vitaminica, risulta comunque dannosa e non solo per le nostre chiome.
Non dimentichiamo che frutta e verdura sono consigliati comunque in una comune, bilanciata e sana alimentazione. Nel caso specifico dei capelli, frutta e verdura di colore rosso e giallo, i legumi e soprattutto la soia, il trifoglio rosso, contengono Fitoestrogeni che interagiscono con l'asse ormonale fisiologico, riducendo la problematica inerente la caduta. Localmente agiscono in modo più o meno provato, elementi come, biotina, acido pantoteico, bioflavonoidi, glicosaminglicani e oligoelementi, tannini, antiossidanti, radici di ortica, estratti di peperoncino; elementi ed estratti naturali, che insieme all'impegno di ridurre lo stress e le aggressioni esterne, possono produrre molti più risultati, di quelli promessi da prodotti rivelatisi spesso, clamorose, inutili, dannose, bufale.
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