 | Gli Angeli di Victoria's Secret |
Belle bellissime da non sembrare appartenenti alla razza umana. Leggiadre, sorridenti, voluttuose.
Come le ballerine classiche mostrano la bellezza del passo, senza mai lasciar trapelare la fatica, così per loro, gli Angeli di Victoria’s Secret. Sorridono al mondo, nascondendo la grande sgobbata che c’è dietro. Un mondo luccicante nel quale si approda solo con i numeri giusti, e la giusta dose di caparbietà, oltre che una bella dose di bellezza statuaria. Quest’anno, un segmento delle sfilate, era tutto dedicato al Fantasy. Le modelle, da Alessandra Ambrosio, Adriana Lima, Candice Swanepoel, munite di ali da fatine romantiche e sexy, belle da non sembrare reali. E se il loro motto è “Girls just want to have fun” possiamo divertirci anche noi, anche senza ali, anche senza passerelle.
Proprio questi, sono i giorni in cui, durante le feste, scegliamo l’outfit più giusto, quello che comprenderà anche il capodanno, e così “sotto il vestito?” Niente? Lasciate stare la giarrettiera rossa vista in vetrina, quella che non usereste mai (si spera), e provate un intimo che si rispetti e che vi rispecchi, cioè abbastanza sexy da farvi sentire fatali, ma abbastanza vostro da farvi sentire ad agio. Il rosso si sa, è il must del capodanno. La tradizione lo vuole così, rosso e nuovo per essere beneaugurante. L’energia positiva di un colore di fiamma accesa non fa per voi? Allora puntate sul nero, con solo piccoli decori in tono (nastrini, fiocchetti) rosso. Siate originali, spiritose, e perché no, regalatevi, se non osate chiedere in regalo: magari quel babydoll, che indosserete anche oltre la festa, un capo può essere piacevole da indossare anche per il resto dell’anno; un corsetto prezioso può essere un acquisto che rende sorprendente l’abbigliamento più casual. Non ci credete che anche le più freddolose possono avere il loro lato sexy chic? Persino il classico “pezzo grosso” stile nonna (o meglio Bridget Jones) può essere sensuale, se vira più verso la culottes, anche tricottato, e senza ingombri parentali in giro, può andare bene, anche con abbinato solo un caldo pull tempestato di paillettes e sexy décolleté di raso. Stare bene fuori, vuol dire stare bene dentro, verissimo, stare bene dentro vuol dire anche sentirsi bene sotto un abito, che non è cosa da poco. Intimo a vista poi, non vuol dire che si debba per forza veder la riga della calza sotto i pants, o una triste fibbietta di reggiseno (specie se non troppo sottile) che spunta sotto un pull. Quindi se a vista deve essere, che sia una vista piacevole. Un po’ di equilibrio non guasta mai. Le normo dotate come noi, che non hanno chilometriche gambe da passerella, o vitini da vespa, possono puntare ad essere bellissime comunque, una volta ad esempio i classici body, erano cosa da signore in là con gli anni, oggi invece vestono il corpo in modo attuale, essenziale, e con quel pizzico retrò, il lato sensuale non manca. Modelli rigorosi e con tessuti che ne fanno seconda pelle, decorati delicatamente, possono essere indossati anche sotto classicissimi (e tanto di moda quest’inverno) smoking dall'aria maschile. Se occasione speciale deve essere, allora, Il tessuto più hot? a parte la seta, il velluto. Sottili stringhe che evocano effetti da chic bondage di luccicanti blu notte (alternativa al classico nero) reggiseni che coprono (e scoprono) l’essenziale e perché no, reggicalze da regalarsi per occasioni preziose. Se invece le feste sono soprattutto chance per super abbondanti mangiate di pandori e panettoni, dedicatevi allo shopping di shaping, intimo modellante, tornato prepotentemente in auge. Via libera a guaine e slip a vita alta, vestono il corpo e lasciano scivolare i cocktail dress più carini, senza farvi sentire impacciate. E poi chi dice che una sottoveste non possa essere un capo ad alto tasso erotico anche senza pizzi e trasparenze? Certi modelli sono così belli nella loro linearità, che nasconderli è proprio un peccato! Insomma, scegliete il vostro intimo, godetevi le feste senza perdervi la goduria di niente, siamo un po’ Angeli (forse più dei focolari che di Victoria) anche noi, con la nostra femminilità e qualche curva che, a volte è quella marcia in più.
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