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Cultura - Cinema e spettacoloStefania Castella

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12 Febbraio 2015
Sanremo. La seconda serata, lunga maratona e big
di Stefania Castella



Sanremo. La seconda serata, lunga maratona e big
Gli attesi ospiti
della seconda serata

Buona la prima, siamo subito alla seconda serata sanremese. Ascolti molto alti anche rispetto allo scorso anno per la serata d’apertura, la seconda apre alle nuove proposte. La gara inizia come dice Conti con una sfida “all'Italiana”, eliminazione diretta e i primi due sono, un gruppo Kutso, con “Elisa” e Kaligola con “Oltre il giardino”. I primi, spiritosi irriverenti con un testo giovane che osa più di tanti amorevoli testi già sentiti, hanno la meglio sul giovanissimo (appena 17 anni) evidentemente emozionato, con un lento che passerà facilmente dalle radio. Uno a zero per i primi.

 

Seconda sfida Enrico Nigiotti canta “Qualcosa da decidere” livornese già visto ad “Amici” della De Filippi contro un’esotica Chanty che canta magistralmente “Ritornerai”, bella sonorità e una voce simile alla Ayane per lei. Vincerà il primo. I vincitori si sfideranno alla semifinale di venerdì.

 

Stesso orario di partenza della serata precedente, si avvicendano i Big introdotti da un ballo di ombre molto emozionante sulle note di Alicia Keys, si esibiscono i Pilobolus, intensi e spettacolari. La prima esibizione è quella di Nina Zilli con “Sola”. Abito broccato d’oro, gambe scoperte décolleté rosso mozzafiato, come la sua voce sempre intensa per un blues cucito a pelle su di lei. Voce calda intensa. L’entrata di Arisa ,sempre più sexy da scollatura sapientemente dosata, sempre in lungo, da gran sera, annuncia il ritorno dopo un bel po’ di assenza di Marco Masini con “Che giorno è”. Passano gli anni, cambia il colore della barba, forse di poco i tratti, ma la voce ha sempre la stessa intensa potenza. Emma in rosso corto al ginocchio, pizzi spagnoleggianti, esordisce con un “sono vestita da Rocìo”, rossetto rosso, annuncia Anna Tatangelo con “Libera” elegante in bianco e nero pezzo classico come lei “una nuvola nel vento…” canta e sembra davvero una ventata leggera.

 

Lo spazio da primo ospite è affidato al Restaurant Man, Master Chef Joe Bastianich, impeccabilmente vestito, compresa la scarpa lucida testa di moro, borsalino grigio, piglio da despota, serietà da ordinanza, risponde alle domande di Conti con sotto sotto, ironia da finto cattivo. Ci tiene a sottolineare infatti “sono esigente” più che cattivo, si scioglie nel ricordo del suo pezzo sanremese preferito “Quando quando” di Tony Renis e sciorina il menù per gli innamorati sanvalentiniani: Fassona battuta cruda, spaghetti con meatballs (polpettine) e per dolce classico cheesecake. Quattro minuti prima di introdurre un big che mancava da ben 24 anni trattasi di Raf con “Come una favola” un po’ appannato nonostante la giacca nera luccicante, viso stanco, tirato, emozionato, pezzo elegante pop molto “suo” si spera anche molto, per tutti.

 

Rocio Munoz Morales ha la sua entrata spettacolare in Cavalli Atelier effetto sirena, metallizzato, tra l’oro e il bronzo, si spende in battute prima dell’annuncio del grande atteso ospite Biagio Antonacci. Il suo medley inizia con “Se io se lei” molto ad agio, e adagio, Biagio (come cantava un tempo) visibilmente, semplicemente, entusiasta, contagioso animale da palcoscenico sceglie ritmi e arrangiamenti latino americani, accenna qualche passo di tango, e diverte un pubblico che lo attendeva palesemente. Ricorda che il suo percorso iniziava proprio a Sanremo nell’88, e per questo ancora più sentito l’esibirsi oggi. Lascia un ricordo di Pino Daniele cantando “Quando” molto emozionato, molto emozionante.

 

Molto attesi, introdotti con un po’ di impaccio da Emma i giovani tenori di “Ti lascio una canzone” chiamati oggi “Il Volo” cantano “Grande amore” un pezzo adatto alle loro potenti baritonali corde, non certo da canticchiare sotto la doccia, il pubblico apprezza e parte un lungo applauso con standing ovation. Proprio “Standing Ovation” di Vasco Rossi accompagna la più volte eletta “Donna più bella del mondo”: Charlize Theron. Incredibilmente maestosa, classe, fascino, sguardo ipnotico. Ricorda le canzoni che hanno accompagnato la sua vita, e tra tutte una del nostro Eros RamazzottiUn’altra te” che le ricorda i primi tempi di lavoro in Italia (aveva appena 17 anni e molti ricordano ancora lo spot con gonnellino scucita, e lungo filo teso). Un momento di emozione, il ricordo del cantante Mango scomparso recentemente in un ballo di Rocio e Fabrizio Mainini, sulle note di “Lei verrà” la modella trattiene a stento le lacrime.

 

Ritorna la gara con Irene grandi che porta sul palco “Un vento senza nome” una bella chitarra elettrica, abito semplice, come semplice è anche lei, matura e bella con il leggermente visibile passare degli anni che scivola su uno sguardo intatto di ex “In vacanza da una vita". La ragazzaccia rock c’è ancora, ma si veste di note romantiche e dolenti. “Siamo uguali” il brano di Lorenzo Fragola, anche lui nato da reality un po’ impacciato porta un pezzo a firma di Fedez. Stacco comico con inizio freddino per il “Colorado man” Pintus per fortuna raddrizzato nel finale da risata amara. Cambio d’abito per le signore e introduzione dei “Soliti idiotiBiggio e Mandelli la loro “Vita d’inferno” ricorda certe esibizioni da cabaret stile Cochi e Renato, come il primo Elio sanremese della “Terra dei cachi”. Ancora emozioni con Pino Donaggio la sua “Io che non vivo senza te” ha venduto 80 milioni di copie in tutto il mondo: “non ho scritto sul pentagramma sono andato a letto, ho detto, se me la ricordo vale qualcosa”, valeva davvero qualcosa, il pezzo più cantato celebrato, apprezzato, internazionalmente. Bianca Atzei con “Il solo al mondo” di Kekko Silvestre dei Modà, bella voce ma non fa centro. Moreno ultimo big in gara porta “Oggi ti parlo così" e poteva fare molto meglio, intenso sì ma non troppo, non abbastanza.

 

Dopo Claudio Amendola e Luca Argentero in promozione del film prossimo ad uscire “Io e la Giulia” arriva l’ospite più atteso e chiacchierato Conchita Wurst pseudonimo della Drag Queen, al secolo Thomas Neuwirth. Canta “Heroes” e scherza con Emma sull’Eurovision Song Contest del 2014 che ha vinto (Emma si è piazzata molto più indietro).

 

Marlon Roudette accende a fine serata la ormai stanca platea con “When the beat drops out”. Siamo agli sgoccioli la classifica sarà letta così tra i salvi: Lorenzo Fragola, Irene Grandi, Raf, Il Volo, Marco Masini e Nina Zilli. A rischio Bianca Atzei, Biggio e Mandelli, Moreno e Anna Tatangelo.

 

A domani per una nuova lunga maratona dedicata alle cover, emozione e ricordi in prima serata.








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